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Lavoro

Cerchi lavoro? Rendi green ed etico il tuo curriculum

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Essere green ed interessarsi a tematiche etiche può rendere più semplice la ricerca di un lavoro. A rivelarlo il VI Rapporto nazionale sulla Csr, ovvero la Corporate social responsabiliy, secondo il quale non solo le aziende italiane sviluppano sempre con più convinzione la loro responsabilità sociale, ma che ritengono che un candidato che dimostri interesse specifico sul tema abbia una marcia in più rispetto a chi ne risulta sprovvisto. Per due aziende italiane su tre, infatti,un curriculm vitae nel quale compare una laurea, un master o anche un breve corso sulla Csr è più allettante rispetto a uno dove manca.

Il 67% delle aziende italiane intervistate nell’ambito dello studio condotto dall’Istituto demoscopico Ixé per l’Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione afferma infatti che i master, i corsi universitari, le tesi di laurea in Corporate Social Responsibility o in sostenibilità ambientale possano costituire motivi di distinzione nel curriculum di un candidato. La specializzazione è ritenuta rilevante sia dalle imprese che al loro interno hanno attivato procedure di Csr (76%) che da quelle che attualmente non fanno alcuna attività di responsabilità sociale (46%).

In generale il numero di imprese italiane impegnate nella responsabilità sociale è in aumento: nel 2011 erano il 64% del campione, oggi sono il 73%. Se la crisi ha ridotto le spese sul tema, gli interventi appaiono sempre più mirati e misurabili. Le nuove strategie aziendali sono incentrate sul coinvolgimento dei dipendenti: lotta agli sprechi, ottimizzazione dei consumi energetici e ciclo dei rifiuti. Dal 2011 a oggi, la consapevolezza dell’importanza della Csr si è fatta più diffusa tra le nostre aziende e ha permeato la loro stessa identità.

La prima motivazione a fare responsabilità sociale è reputazionale segno che è stata colta la centralità della responsabilità sociale nella costruzione del posizionamento dell’immagine aziendale (47%). In seconda battuta viene segnalato l’effetto sul business (27%) e sul clima interno (27%). A un terzo livello si trovano poi le motivazioni di ordine morale e il rapporto con amministrazioni e stakeholders.