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Lavoro

I siti di offerte di lavoro discriminano gli anziani?

I software dei principali portali penalizzano le candidature “senior”: a Chicago aperta un’indagine

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I siti di offerte di lavoro discriminano gli anziani. O meglio, premiano i candidati più giovani cui danno più visibilità. L’accusa arriva dal procuratore generale dell’Illinois, Lisa Madigan, che indaga sugli algoritmi utilizzati dai servizi di ricerca di lavoro. Una ricerca pubblicata dalla Federal Reserve Bank di San Francisco, infatti, ha rilevato che i candidati con più esperienza vengono contattati il 30% in meno dei giovani a parità di requisiti. Va anche peggio alle donne, escluse addirittura nel 47% dei casi.

Con l’allungamento dell’aspettativa di vita, sono molti anche tra gli over 65 quelli che hanno bisogno di rimanere al lavoro per assicurarsi la pensioni. E secondo la ricerca, nel 2060 gli anziani saranno il 29% della popolazione anche negli Stati Uniti. Troppe persone da mantenere per il sistema previdenziale. Le società di job hunting stanno così correndo ai ripari. Indeed.com ha creato la sezione “Part Time Jobs, Senior Citizen Jobs”, mentre Monster.com gestisce un portale “Careers at 50+”. Peccato che molti altri siti escludano in partenza i candidati “over”, ad esempio con una limitata scelta nel menù a tendina della data di nascita o di laurea.