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Lavoro

Vuoi lavorare meglio? Prima divertiti

Prima il dovere e poi il piacere? Nient’affatto, se non si è sereni e contenti non si riuscirà mai a dare il meglio sul posto di lavoro. Quindi, se quello che state facendo vi annoia, “andate giù a giocare”

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Vuoi lavorare meglio? Prima divertiti. Insomma, chi l’ha detto che il dovere viene prima del piacere? Per rendere meglio nelle proprie mansioni le persone devono essere rilassate e soddisfatte. «Lo svago migliora il lavoro», dice Ed O’Brien della Chicago Booth School of Business. «Dopo una pausa rigenerante, le persone lavorano meglio e sono più soddisfatte. Se si sceglie di divertirsi solo dopo aver completato tutti i propri compiti e aver rispettato tutte le scadenze, dato che c’è sempre qualcosa da fare, si finirebbe per non riuscire ad approfittare delle occasioni di svago ed essere stanchi e insoddisfatti del proprio lavoro». Insomma, non c’è un “momento giusto” per lo svago.

VUOI LAVORARE MEGLIO? PRIMA DIVERTITI

La dimostrazione scientifica della validità di questa teoria arriva dopo una serie di esperimenti con alcuni visitatori del Museo della scienza e dell’industria di Chicago e gruppi di studenti dell’Università di Chicago (pubblicati su Psychological Science). I visitatori del museo sono stati divisi in due gruppo: uno eseguiva una serie di test cognitivi, l’altro giocava con l’iPad per poi invertirsi i compiti. Il risultato? «I partecipanti ritenevano che l’ordine (prima i test o prima il gioco) avesse importanza, ma nella realtà non contava», sostiene spiega O’Brien. «Anche se chi ha giocato prima ha previsto livelli di divertimento minore rispetto a chi ha iniziato con i test, il divertimento reale è stato uguale in entrambi i gruppi». Il pensiero della “noia” successiva non ha tolto niente all’esperienza di gioco». Partendo da questo presupposto, O’Brien ha portato 259 studenti della Chicago Booth School of Business in una spa costruita in laboratorio con lettino per massaggi e vasca per i bagni ai piedi. Il dilemma? Andare a rilassarsi prima o dopo gli esami di metà semestre. «Gli studenti che sono andati a farsi un massaggio prima avevano previsto livelli di divertimento bassi a causa degli imminenti esami ma poi si sono divertiti tanto quanto quelli che ci sono andati dopo», spiega O’ Brien. Insomma, il pensiero di un compito futuro non inficia in alcun modo sul divertimento. Tanto che il pensiero degli esami ha occupato solo il 20% del tempo nella spa, contro una previsione del 40%

O’Brien ha testato anche la capacità delle persone di apprezzare lo svago precedente a un compito. Gli studenti-cavia doveva affrontare una serie di compiti stressanti e avrebbero ricevuto snack e video divertenti. Tutti i partecipanti hanno iniziato dalla ricompensa, rimandando poi i compiti. Ma a nessuno è stato chiesto davvero di farli. L’obiettivo? Vedere come si godevano la ricompensa nonostante non l’avessero guadagnata completando il compito difficile. “Le scoperte di questo esperimento hanno rivelato che le ricompense future possono essere altrettanto divertenti nel presente. Si può aspettare il momento giusto o semplicemente farlo subito, il punto è che ti divertirai in ogni caso».