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Attualità

Città, lavoro, cibo, vacanze e incontri: così cambieranno le nostre vite

Megalopoli sempre più popolate, lavoro in remoto, comunicazioni olografiche e cibo artificiale: alcuni scenari per nulla fantascientifici su come cambierà il nostro stile di vita nel prossimo decennio. Scoprirlo sarà un’avventura

Le previsioni sono da sempre un esercizio azzardato, spesso materia di maghi e ciarlatani. Prevedere il futuro è un rischio anche per analisti e scienziati, ma l’orizzonte temporale che vogliamo indagare non è estremo. Dieci anni è un arco ragionevole per non cadere nella tentazione di voli pindarici. Tuttavia, anche rimanendo ancorati alla realtà, il mondo che ci attende tra 87.600 ore ci sembrerà diverso. Nulla di fantascientifico e apocalittico come nei racconti di Isaac Asimov o Ray Bradbury, ma di sicuro la tecnologia cambierà molte cose.

ABITARE AL 300ESIMO PIANOIl primo dato facile da stimare è che sulla Terra ci sarà circa un miliardo di persone in più. Meno banale è invece il dato del World Resource Institute: nel 2025 gli abitanti delle città saranno 5 miliardi, il doppio rispetto al 1990. Questo significa che le megalopoli esploderanno. Tokyo conterà 36,4 milioni di cittadini, Mumbai ne avrà 26,4, San Paolo 21,4, Shanghai 19,5 milioni. E la Cina sta pensando di realizzare una città da 130 milioni abitanti che dovrebbe inglobare Pechino con il porto di Tianjin e la regione dell’Hebei. Sarà inevitabile lo sviluppo in verticale, con grattacieli più numerosi e più alti. Nei prossimi dieci anni proprio la Cina ne costruirà oltre 50 mila, ma l’edificio più alto, ben mille metri, sarà la Kingdom Tower di Jeddah in Arabia Saudita. Per gestire questo boom demografico le città dovranno affidarsi alla tecnologia. Secondo il New Jersey Institute of Technology, entro il 2025 le smart city saranno quasi 90, capaci di gestire, grazie all’analisi dei dati e all’Iot, energia, traffico, consumo di acqua e sostenibilità alimentare.

CITTÀ Vista la crescita della popolazione mondiale, le megalopoli si espanderanno ulteriormente: Tokyo conterà 36,4 milioni di abitanti

ENERGIA Sarà necessario un imponente sviluppo delle fonti rinnovabili che farà scendere il prezzo: il fotovoltaico costerà 0,04 euro per kWh

PALAZZI Per ovviare alla sovrapopolazione, si svilupperanno sempre più i grattacieli: l’edificio più alto sarà la Kingdom Tower di Jeddah, in Arabia Saudita (mille metri di altezza)

LAVORO Sarà possibile lavorare senza uscire di casa anche nel settore produttivo grazie alla diffusione della stampa 3D

COMUNICAZIONE Il 75% degli utenti internet proverrà da Paesi emergenti e si diffonderanno i messaggi olografici

CIBOSarà impossibile produrre cibo per tutti, quindi si farà largo l’uso di alimenti “artificiali” creati in laboratorio o di insetti come fonti di proteine

RELAZIONI Incontri a distanza, con tute sensoriali che ricoprono il corpo per dare la sensazione del contatto fisico: è questo il futuro dell’amore?

SALUTE Venti milioni di italiani saranno in sovrappeso, ma la medicina offrirà possibilità immense, a partire dall’analisi del Dna, per prevenire le malattie

PASSIONICambierà la fruizione di un qualsiasi evento, musicale o sportivo, grazie alla Vr. Mentre si potrà comprare qualsiasi cosa ordinandone il progetto online e stampandolo in casa

VIAGGI Mentre le auto diventeranno elettriche e (forse) autonome, cambierà totalmente il modo di volare: le compagnie low cost offriranno viaggi intercontinentali e lo spazio diventerà la nuova meta dei vip

ENERGIA SOLARE DI NOTTELe smart city presuppongono una scelta inevitabile ed essenziale: le energie rinnovabili. Con la firma dello storico accordo sul clima di Parigi (Cop21), 170 Paesi si impegnano a contenere il riscaldamento globale entro gli 1,5°C in più rispetto all’era preindustriale. L’energia più competitiva e sostenibile sarà quella fotovoltaica: il suo costo di produzione potrebbe essere addirittura inferiore a quello del carbone, arrivando a 0,04 euro per kilowattora. Greenpace prevede che tra dieci anni ci saranno oltre 2 miliardi di case alimentate dal sole. L’elemento innovativo è che l’energia fotovoltaica verrà generata anche quando non c’è il sole. Efficienti convertitori basati sulla fotosintesi e nanostrutture di ossido di cobalto e di titanio permetteranno di immagazzinare l’energia a ciclo continuo. Questo tipo di elettricità muoverà anche navi, auto e aerei, generando nuovi modelli di business. E a dare una mano ci sarà anche il vento con un aumento dei sistemi eolici e l’acqua con nuovi impianti idroeletrici.

L’ORA DEI FREELANCEIl costo dell’energia ridotto, però, non sarà sufficiente a farci lavorare di meno per pagare le bollette. Faticheremo forse anche di più, ma in modo diverso. Dimentichiamoci il posto fisso e i modelli dell’epoca industriale. Per fare carriera non dovremo più scalare posizioni gerarchiche, ma saremo noi i protagonisti del nostro successo. Questo nuovo paradigma viene spiegato bene da Cathy Benko, Vice Chairman di Deloitte a San Francisco e co-author del libro The Corporate Lattice. Il concetto è che il lavoro sarà molto più ramificato e diffuso, le competenze verranno messe a disposizione del mercato in modo indipendente. Le aziende si avvarranno sempre di più di collaboratori, puntando su sistemi di collaborazione e forze-lavoro flessibili. Grazie alla tecnologia non saremo costretti a prendere la macchina per timbrare il cartellino perché gestiremo le attività in remoto. Il discorso vale anche per la produzione di beni, basta pensare allo sviluppo che avrà la stampa 3D, capace di delocalizzare interi comparti industriali come quello meccanico o manifatturiero. E poi meglio investire in nuove conoscenze. Di avvocati e medici ne avremo sempre bisogno, ma il boom lo faranno gli infermieri e gli analisti informatici e di Big Data.

COMUNICAZIONI GLOBALIQualunque sarà il nostro lavoro, su di una cosa siamo sicuri: saremo tutti connessi a internet, o quasi. La previsione non è per nulla azzardata se, come stima Cisco, già entro il 2020 ci saranno più persone dotate di un telefono cellulare di quante avranno l’elettricità a casa. Fra un decennio, il 75% degli utenti online proverrà da economie emergenti come Marocco e Perù. Questa condizione – resa possibile anche dagli sforzi filantropici di Mark Zuckerberg con la sua iniziativa Internet.org e dall’impegno di Google e degli altri big dell’hi tech – sarà la base per far emergere nuovi modi di comunicare. Nel 2021 la realtà aumentata e quella virtuale ci sembreranno cose normali, ma avvicinandoci alla scadenza del nostro orizzonte temporale, inizierà a prendere piede la comunicazione olografica. Smartphone e visori metteranno davanti ai nostri occhi scene reali, catturate anche a chilometri di distanza. Uno scenario affascinate, non privo di pericoli: sarà difficile mentire al partner e dovremo sempre tenere in ordine casa.

BISCOTTI SENZA UOVANon meno innovativo è il processo che permette di produrre maionese e biscotti senza usare neppure un uovo. L’impresa è riuscita a Joshua Tetrick e Josh Balk, che a San Francisco hanno messo in piedi la Hampton Creek. Questa start up finanziata con i dollari di Bill Gates, Jerry Young (Yahoo!), e del miliardario cinese Li Kashin è solo un assaggio. L’obiettivo è chiaramente duplice: sfamare 8 miliardi di persone e mangiare meglio. Dimentichiamoci, però, la nuovelle cuisine, le creazioni degli chef lasceranno il posto a cibi meno appetitosi. La parola d’ordine è “pragmatismo alimentare”: insetti, alghe e forse anche carne in vitro. Dovremo prendere confidenza con grilli, ragni, vermi, formiche e coleotteri. Letti in sequenza su un menù non avranno lo stesso effetto della pizza margherita, ma dal punto di vista alimentare si tratta di cibo salutare, ricco di calcio, proteine, ferro e povero di grassi, ma soprattutto con un bassissimo impatto produttivo. Abituiamoci anche alle alghe come la Spirulina, che cresce nei laghi salati di alcune zone aride del pianeta, importante fonte di vitamine B, D, E e K, ricca di minerali come il calcio, il magnesio, lo zinco e il potassio. Ma stando alle ultime innovazioni agroalimentari, c’è il rischio di trovare nei supermercati anche bistecche artificiali come quelle che sta perfezionando la Memphis Meats, altra start up californiana foraggiata da 3 milioni di dollari di finanziamenti.

PIÙ OBESI MA SENZA MALARIAMangiare sano è uno degli assiomi fondamentali per godere di buona salute e nel prossimo futuro sarà un imperativo categorico. I dati sull’obesità sono allarmanti: secondo le stime dell’Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica), fra dieci anni ci saranno 20 milioni di persone sovrappeso solo nella Penisola. Correre ai ripari sarà una necessità, visto che in Italia l’obesità rappresenta la seconda causa di morte che può essere prevenuta dopo il fumo. E come se non bastasse ci sono altri campanelli d’allarme per la nostra salute, uno di questi è la resistenza agli antibiotici. Gli abusi di somministrazione hanno portato i batteri, anche quelli più comuni, a resistere alle molecole tradizionali, con la conseguenza che in Europa si morirà di più per banali influenze: un milione di decessi previsti nel 2025. Il quadro sembra nerissimo, ma per fortuna non mancano le contromisure, ovviamente hi tech. La medicina sta puntando tutto sulla prevenzione, con nuovi rivoluzionari esami. Lo dimostra la nascita della società americana Grail, finanziata anch’essa con i soldi di Gates e Bezos, che punta a mettere sul mercato un esame del sangue capace di scovare tumori presenti o potenziali con un semplice prelievo venoso. Non è poi escluso che fra una decina di anni tutti o quasi faranno passare in rassegna il proprio Dna. I progressi nella genetica saranno fondamentali per la prevenzione di molte patologie tanto che, in questo orizzonte temporale, potrebbero arrivare le cure per l’Alzheimer, il diabete e un vaccino definitivo contro la malaria.

SEDUZIONE VIRTUALEAnche le malattie a trasmissione sessuale potrebbero essere debellate, ma il merito potrebbe non essere della medicina. Senza usare la sfera di cristallo, possiamo già affermare con relativa certezza che la realtà virtuale sarà uno dei mantra dei prossimi anni e in alcuni contesti le aspettative sono piuttosto elevate. Tra i settori più dinamici c’è l’industria dei contenuti per adulti. Il porno virtuale è già un’esperienza alla portata di tutti, basta possedere un visore abilitato e accedere a uno dei numerosi portali che dispensano contenuti in Vr. Ma se per ora l’esercizio è solo un’opzione in più per l’autoerotismo, il futuro sembra promettere sesso virtuale a distanza con partner reali. Caschetti, guanti e forse addirittura tute con sensori sparsi ovunque, dovrebbero consentire di vivere esperienze simili alla realtà: uno scenario apparentemente inquietante, ma con l’indubbio vantaggio di evitare contagi indesiderati. Chi invece non rimarrà affascinato da questa seduzione surrogata potrà sfogarsi con le app di dating. I cataloghi su smartphone di persone desiderose di incontrarsi “di persona”, saranno sempre più popolari e, le uscite anche di gruppo si organizzeranno su Tinder, Once o Meetic. Fra dieci anni niente androidi, però: chi sogna o spera di fare sesso con un robot dovrà aspettare almeno il 2050.

TRA ECOLOGIA, FAI-DA-TE E 3DQualcuno potrà compensare una simile frustrazione con il 3D, che entrerà pesantemente anche nell’abito delle passioni come lo sport e la moda. Indossare un visore per osservare una partita di calcio come se fossimo dentro al campo di gioco sarà una prassi consolidata. Tuttavia, a rivoluzionare il modo di vedere lo sport ci penserà la proiezione olografica. Questa tecnologia, già messa a punto nei laboratori giapponesi, permette di vedere a grandezza reale un’azione sportiva che si sta svolgendo a chilometri di distanza, senza nessun ausilio visivo. Immaginate di andare allo stadio all’Olimpico di Roma per vedere la finale di Champions, che si sta però giocando a Londra. Questa soluzione, che sembra fantascientifica, sarà invece largamente usata entro dieci anni e cambierà il mondo dell’intrattenimento, non solo in ambito sportivo. Le grandi band e i big dell’ugola che non fisseranno date in Italia, si potranno comunque seguire ovunque decidano di esibirsi. Le signore invece si potranno sfogare in shopping compulsivo basato sulla stampa 3D. Scarpe, gioielli e persino vestiti si potranno acquistare online dopo essere stati personalizzati e mandati in stampa. Mentre gli appassionati di motori è probabile che dovranno rinunciare ai rombi, ma non al lusso, delle quattroruote sportive. L’attuale boom della Tesla, l’azienda più glamour nel campo delle auto elettriche, indica un interessante cambio di direzione: bolidi ecologici (e silenziosi), potenti e dalle linee sempre più accattivanti.

VACANZE PER TUTTIIl futuro cambierà anche il nostro modo di viaggiare. Sarà possibile raggiungere più posti, più facilmente e a costi minori. Nel prossimo decennio assisteremo a un ulteriore successo delle compagnie aeree low cost, che consentiranno di volare ovunque, anche Oltreoceano, con prezzi decisamente contenuti. Questa evoluzione dell’industria dei trasporti, resa possibile anche dalla disponibilità di nuovi aerei più capienti e con consumi ridotti, coinvolgerà diverse aree geografiche soprattutto l’Asia, ma anche l’Europa e le Americhe. Detto in altri termini, questo significa che potremmo presto volare da Milano a New York con meno di 200 euro. Non a caso, secondo le stime di Airports Council International, entro la fine del primo quarto di secolo voleranno 9 miliardi di passeggeri all’anno (erano 4 miliardi nel 2005). Il mondo dell’aviazione potrebbe avvalersi anche di una nuova generazione di aerei supersonici in fase di sviluppo. La Nasa potrebbe testare un velivolo capace di coprire la distanza tra Parigi e la Grande Mela in circa tre ore già nel giro di quattro-cinque anni. Ma entro una decina d’anni, gli aerei che coprono destinazioni a corto raggio potrebbero subire la competizione di altri mezzi di trasporto totalmente nuovi come gli Hyperloop. Le capsule sottovuoto capaci di viaggiare a 1.200 km/h non sono più un esercizio teorico, visto che il miliardario Elon Musk ha promesso dei test operativi in Usa entro la fine dell’anno. E proprio l’eclettico tycoon sudafricano ha lanciato la sfida anche per un altro ambizioso progetto: portare l’uomo in viaggio nello spazio. Il turismo stellare, nonostante le numerose battute d’arresto dei progetti in progress, sembra essere la prossima grande avventura dell’uomo. Un lusso per pochi facoltosi, però, visto che i biglietti per la stratosfera costeranno non meno di 200 mila euro.

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