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Appuntamento al Festival di Venezia

Un ex supereroe con aspirazioni teatrali di Iñárritu inaugurerà la 71esima Mostra del cinema

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Il sipario della 71esima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica si apre il 27 agosto: fino al 6 settembre il Lido di Venezia torna a essere il centro del mondo per la settima arte. Ad aprire l’evento sarà Birdman, black comedy di Alejandro G. Iñárritu (Babel, 21 grammi). Protagonista, un attore famoso per aver interpretato un supereroe e le sue fatiche per sbarcare a Broadway. Lo incarna Michael Keaton, che ha dato il volto e le sembianze ai due Batman di Tim Burton. Con lui, Edward Norton (American History X, La 25esima ora), Naomi Watts (Mulholland Drive, 21 grammi), Emma Stone (The Amazing Spiderman, The Help) e Zach Galifianakis (Una notte da leoni, Tra le nuvole).Spetterà invece alla cinese Anna Hui chiudere il Festival, con il suo The Golden Era, sulla scrittrice radicale Xiao Hong. Hui è anche presidente della giuria internazionale della sezione Orizzonti e nel 2011 il film da lei diretto, A Simple Life, ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, quella di Deanie Ip. Kim Kiduk (habitué di Venezia, vincitore di un Leone d’argento e un Leone d’oro del 2012, rispettivamente con Ferro 3 e Pietà) aprirà invece le Giornate degli Autori con One On One, thriller incentrato sullo stupro e omicidio di una ragazza, di cui vengono accusati gli appartenenti a una setta.Per la prima volta, a presiedere la giuria sarà un compositore, il francese Alexandre Desplat, plurinominato agli Oscar per i suoi lavori su The Queen, Il curioso caso di Benjamin Button, Fantastic Mr. Fox, Il discorso del re, Argo, Philomena. Alice Rohrwacher, vincitrice del Grand Prix all’ultimo festival di Cannes con Le meraviglie, presiederà la Giura Internazionale. Madrina sarà Luisa Ranieri (Immaturi, Allacciate le cinture).

UNO SGUARDO ALLA NOUVELLE VAGUE

Si ispira a François Truffaut e a uno dei suoi film più importanti il manifesto della 71esima Mostra del cinema. Realizzato da Simone Massi, l’immagine rappresenta l’ultima inquadratura de I 400 colpi (Les quatre cents coups, 1959), titolo d’esordio del regista francese simbolo della Nouvelle Vague. In primo piano, Antoine Doinel (Jean-Pierre Léaud), giovane protagonista del film e alter ego del regista in tanti altri film. All’immagine, in cui il giovane Antoine dà le spalle al mare, raggiunto dopo essere sfuggito dall’orfanotrofio, sono stati aggiunti dei pesci volanti, elemento fantastico che mitiga la dimensione interrogativa dello sguardo del protagonista. Simone Massi è stato premiato col David di Donatello nel 2012 per il miglior cortometraggio e dal 2012 è autore delle sigla che introduce le proiezioni ufficiali del Festival: 30 secondi in cui 300 disegni citano i grandi della settima arte, tra cui Fellini, Angelopulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dovženko, Truffaut.

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Sarà Luisa Ranieri, protagonista recentemente di Allacciate le cinture (Foto: © Getty Images)