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Gusto

La siccità fa volare la Borsa del vino 2017

Vendemmia anticipata, produzione in calo ma qualità eccelsa degli acini: i vini di questa vendemmia saranno ricercati. E costosissimi

La siccità di quest’anno farà volare la Borsa del vino 2017. Le condizioni di quest’anno, comprese le gelate di fine aprile, hanno messo in difficoltà la produzione vitivinicola italiana. La produzione subirà un pesante calo, fino a -25% il risultato atteso dalla vendemmia, ma con un vantaggio: la qualità assoluta che potrà nascere nelle botti.

LA SICCITA’ FA VOLARE LA BORSA DEL VINO 2017

La sesta vendemmia più scarsa dal Dopoguerra, stima di Assoenologi e Coldiretti, sarà anche una delle più prelibate: acini piccoli, zuccherini e ricchi di aromi nella buccia dovrebbero regalarci vini robusti e aromatici. Mentre ci si prepara a una vendemmia anticipata di almeno due settimane, è già possibile fare i conti sul prezzo delle bottiglie che è destinato a salire per la combinazione di scarsità e qualità.

«Si è iniziato a Ferragosto con i bianchi precoci» dice a Repubblica Maurizio Bottura, ricercatore della Fondazione Mach: «Con tutte le difficoltà organizzative che questo comporta. Quest’anno i germogli sono comparsi prima sui tralci, portando all’ anticipo anche della fioritura e della maturazione. Un rapporto fra zuccheri e acidi più alto aumenta la gradazione alcolica, ma questo può andare bene per le bottiglie stappate nelle cene importanti, non per i vini da tutti i giorni». Aumenteranno le aziende che, come la siciliana Donnafugata, cambieranno le abitudini di vendemmia preferendo la notte: la temperatura ottimale per spremere gli acini, infatti, è di 7-10 gradi, mentre quella per la fermentazione è di 24 gradi.