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Lavoro

Al Sud, una ragazza su due non lavora

Nuovi record con gli ultimi dati Istat sulla disoccupazione. Ma oltreconfine la situazione non è molto migliore

È arrivato anche questo mese il report Istat sulla disoccupazione in Italia e come sempre i dati diffusi assomigliano ad un bollino di guerra. Nel secondo trimestre del 2012 il tasso di disoccupazione è volato fino al 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto a un anno prima; l’indicatore passa dal 6,9% del secondo trimestre 2011 al 9,8% per gli uomini e dal 9% all’11,4% per le donne. Ad aumentare soprattutto il tasso di disoccupazione dei giovani con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni che, dal già preoccupante valore del secondo trimestre del 2011 (27,4%), giunge ora al 33,9%, con un picco del 48% per le giovani donne del Mezzogiorno. Insomma, tra le ragazze del Sud (in cerca di impiego, quindi escluse le studentesse e le ragazze inattive) quasi una su due non lavora. Un dato che, tra i diversi record della disoccupazione all’italiana, fa scalpore.

La situazione in Europa Ma anche oltreconfine la disoccupazione è da record. Secondo i dati di Eurostat a luglio nell’eurozona è salita fino all’11,3%, il livello più alto dalla nascita della moneta unica. Stabile, ma sempre al livello record del 10,4%, il tasso nell’Ue a 27 paesi. In termini assoluti a luglio il numero di disoccupati era pari a 25,254 milioni di persone di cui 18 milioni nella sola Eurozona, in aumento di 2,05 milioni (nell’Ue a 27) e di 2,1 milioni (nell’Eurozona). Spagna e Grecia i paesi con i dati più preoccupanti, con la disoccupazione pari al 25,1% e 23,1%. Paesi virtuosi: Austria (4,5%), Olanda (5,3%), Germania e Lussemburgo (entrambi 5,5%). In aumento anche la disoccupazione giovanile, arrivata al 22,6% nell’eurozona e al 22,5% nell’Ue a 27. In Spagna e Grecia oltre la metà dei giovani è disoccupata (rispettivamente 52,9% e 53,8%).

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