Via libera dal governo italiano all’acquisizione di Vodafone Italia da parte della multinazionale svizzera Swisscom (proprietaria anche di Fastweb). La presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato la transazione confermando che l’operazione “non determina una minaccia di grave pregiudizio agli interessi nazionali e che, pertanto, non sussistono i presupposti per l’esercizio dei poteri speciali di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 21 del 2012”.
La legislazione sul Golden Power, una sorta di potere speciale dell’esecutivo nel caso di asset strategici, riserva al Governo italiano peculiari facoltà di intervento in determinate transazioni, investimenti o delibere societarie che potrebbero compromettere o pregiudicare gli interessi pubblici essenziali dell’Italia, consentendogli di far valere il proprio veto o imporre speciali condizioni e prescrizioni.
Swisscom-Vodafone Italia: i prossimi passi dopo il via libera del governo
L’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom procede, quindi, in linea con le tempistiche previste. La realizzazione della transazione è tuttora soggetta a ulteriori approvazioni regolamentari e ad altre approvazioni consuete e presumibilmente dovrebbe essere portata a termine nel primo trimestre dell’anno prossimo. Da affrontare c’è anche il tema dell’Antitrust.
L’obiettivo di Swisscom, che ha acquisito Vodafone Italia per 8 miliardi di euro, è di integrare l’azienda con la controllata Fastweb per arrivare a una società che conterebbe su circa 19,2 milioni di clienti mobili (15,8 milioni da Vodafone Italia e 3,5 milioni da Fastweb) oltre a 5,7 milioni di clienti di connettività fissa (3,1 milioni di Vodafone Italia e 2,6 milioni di Fastweb), per ricavi totali pari a 7,3 miliardi di euro.
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