Avon, l’azienda di cosmetici in bancarotta dopo le cause per il talco

La holding statunitense ha quasi 400 procedimenti legali pendenti

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Avon Products Inc. holding statunitense produttrice di cosmetici, profumi e bigiotteria ha ufficialmente presentato nella giornata di lunedì 12 agosto 2024 una procedura di bancarotta presso il tribunale fallimentare di Wilmington, nel Delaware.

Il colosso alza quindi bandiera bianca dopo gli scandali e i processi che hanno travolto il marchio: stando al documento depositato dai legali scelti per la ristrutturazione aziendale e riportato da Bloomberg e altre testate americane, Avon ha all’attivo 386 cause pendenti legate ai presunti effetti cancerogeni di prodotti a base di talco, nei quali si sospetta ci siano tracce di amianto.

Avon ha già speso circa 225 milioni di dollari per difendersi, ma ora non sarebbe più in grado di sostenere tali spese legali, pertanto ha dichiarato fallimento. I primi risarcimenti sono stati erogati nel 2010, ma nel 2022 è arrivato un altro obbligo di pagamento per 46 milioni di dollari, seguito nell’estate 2024 da un altro verdetto di compensazione per 24.5 miliardi di dollari.

Tramite l’istanza di bancarotta, la holding statunitense cerca di liberarsi di 1 miliardi di dollari di debito. A seguito della presentazione del Chapter 11, la controllante (dal 2020) brasiliana Natura & Co ha presentato la propria offerta: vuole rivelarne le attività per 125 milioni di dollari, cancellando i 530 milioni di dollari di debiti e fornendo ulteriori 43 milioni per finanziare il fallimento – il tutto in assenza di offerte più elevate.

In merito alla vicenda, Avon Italia Cosmetics afferma:

“Avon Products, Inc. (API) ha recentemente avviato una procedura volontaria di richiesta fallimentare (Chapter 11) negli Stati Uniti, che consentirà ad API di risolvere il proprio debito e le passività pregresse.
Poiché questo processo legale coinvolge solo la holding, le attività di Avon al di fuori degli Stati Uniti non fanno parte del procedimento e non ne risentiranno.

È importante sottolineare che ciò significa che non cambia nulla per i nostri clienti, dipendenti, consulenti e altri soggetti interessati nei nostri mercati.

In Avon Italia continuiamo a portare avanti le nostre iniziative strategiche e a fornire ai clienti di tutto il mondo la stessa esperienza di bellezza personalizzata che conoscono e amano.

In merito alle passate questioni giuridiche pendenti sulla sicurezza dei prodotti Avon, le cause statunitensi riguardanti il talco che presumibilmente avrebbe contenuto delle tracce di polveri di amianto nei prodotti Avon, si riferiscono a prodotti venduti in quel mercato prima del 2016, anno in cui Avon Cosmetics, che opera internazionalmente ad eccezione degli Stati Uniti, fu rilevata dal gruppo brasiliano Natura e Co.

In particolare, si tratta di prodotti “polvere per il corpo” vendute più di 40 anni fa. Sebbene questi prodotti avessero una formulazione diversa rispetto ai prodotti Avon odierni, riteniamo che le affermazioni sulla loro sicurezza siano del tutto prive di fondamento e la holding API, fino ad oggi, si sta difendendo a tal riguardo in tribunale.

Tutti i prodotti che portano il nome Avon sono stati sottoposti a una rigorosa e approfondita valutazione della sicurezza e possono essere utilizzati con fiducia. I nostri prodotti contengono solo talco di grado cosmetico, che ha il più alto grado di qualità e purezza ed è stato testato per confermare che non contiene amianto”.

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