Aziende familiari, dopo il Covid accelerato il cambio di leadership

La pandemia ha velocizzato la trasformazione del modello di leadership delle grandi imprese del settore moda in Italia

aziende familiari italiaAlbina Gavrilovic/iStockPhoto

Le grandi aziende familiari in Italia sono cambiate, dal 2020 in avanti, soprattutto per quanto riguarda il settore moda. Secondo un focus realizzato ad aprile 2024 dall’Osservatorio Aub (Aidaf, Unicredit e Università Bocconi) per Il Sole 24 Ore, infatti, la leadership di queste società è cambiata con ritmi più sostenuti rispetto al passato: è diventata non solo più giovane, ma anche più aperta.

Stando ai dati, nell’ultimo decennio e in particolare nel periodo del Covid e post-Covid per far fronte alle sfide contemporanee le imprese familiari con fatturato superiore ai 50 milioni di euro si sono adeguate consentendo un rapido ricambio ai vertici. La percentuale di aziende guidate da membri della stessa famiglia è passata dal 76,8% del 2012 al 57% del 2022, ma dieci punti percentuali sono stati persi nel giro di soli tre anni (dal 2020 al 2022).

È stato quindi abbandonato il modello familiare per abbracciare una leadership diversa, anche mista: la percentuale in questo caso è salita dal 14,3% al 26,4%. Nel 2022 quasi il 10% delle aziende in questione e il 7,6% di quelle con fatturato tra i 20 e i 50 milioni ha effettuato un ricambio al vertice, percentuali ben superiori ai 2,7% e 3,8% di dieci anni fa. Anche l’apertura del Cda a membri esterni alla famiglia è aumentata, con un +19,3% per le grandi imprese e +9,4% nelle medie.

Centrale è anche il nodo dell’età. La pandemia ha accelerato il ringiovanimento dei leader: gli over 70 uomini alla guida delle grandi aziende del sistema moda,  ma la tendenza si è invertita. Dal +11% tra il 2012 e 2019, si è passati ad un -5,8% tra il 2019 e il 2022. La quota è comunque salita nelle medie imprese (+3,5%) e il gap in questo caso rimane anche guardando ai componenti del Cda: il 41% dei consigli d’amministrazione delle grandi aziende ha un almeno un under 40 all’interno, mentre per le medie aziende si scende al 23%.

«Dall’inizio della pandemia – ha spiegato Fabio Quarato, managing director della cattedra Aidaf-EY in strategia delle aziende familiari in memoria di Alberto Falck presso la Bocconi e responsabile dell’Osservatorio Aub stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore – abbiamo rilevato una velocizzazione della trasformazione del modello di leadership e siamo convinti che il cambiamento sia stato attivato dal forte clima di incertezza generale che ha portato le aziende più grandi a fare scelte come la managerializzazione, la leadership mista e il ricambio generazionale. Scelte che fino a qualche anno fa non erano scontate».

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