Dopo cinque anni Ferrari torna ad essere il brand più influente del mondo tra i 500 con maggiore valore economico. È questa la principale novità di quest’anno del Brand Finance Global 500. Grazie a un incremento di 3 punti rispetto allo scorso anno, la casa di Maranello ha raggiunto lo score di 94,8/100 nella competitive analysis sullo stato del marchio, che tiene conto di investimenti marketing, ritorno d’immagine e relativo ritorno economico in proporzione alla dimensione dell’impresa: i fattori che hanno fatto la differenza sono l’annuncio di importanti investimenti per realizzare 15 nuovi modelli, di cui alcuni ibridi, e il fatto che già a maggio dello scorso anno, fosse stata venduta tutta la produzione 2018, e parte della produzione 2019. Ferrari ha distanziato gli altri 14 brand AAA+ “estremamente forti” di cui fanno parte sia marchi molto noti come Rolex e Coca Cola, sia meno noti come la banca cinese ICBC e il sistema di messaggistica cinese We Chat. Il rafforzamento del brand ha consentito di incrementare il valore economico del trademark Ferrari del 27%, raggiungendo così 8,3 miliardi di dollari di valore originato dall’immagine della marca.
Sul fronte della classifica dei trademark ordinati per valore economico, Amazon mantiene invece saldamente la prima posizione. La crescita del 25%, di valore economico originato dall’immagine e dalla reputazione, l’ha portata all’impressionante valore di 187,9 miliardi di dollari, di oltre 30 miliardi superiore a Apple, seconda in classifica. Il servizio impareggiabile offerto da Amazon ai clienti, continua a tenere altissima l’immagine e la reputazione della marca, contribuendo così a successi commerciali. Il forte sviluppo del cloud, oltre a favorire Amazon, consente anche la buona crescita in valore di Google (+18%) e soprattutto di Microsoft (+47%), rispettivamente al terzo e al quarto posto. In frenata, rispetto agli anni scorsi, il valore economico dei trademark del mondo della telefonia e delle telecomunicazioni. Se Apple (+5%) rimane al secondo posto, Samsung (-1%) scende al quinto, AT&T (+6%) scende al sesto, Verizon (+13%) scende al nono. Arranca anche il valore economico del marchio Facebook (+9%) al settimo posto, unico tra i social media a non crescere a doppia cifra. Le banche ICBC (+35%) all’ottavo posto e CCB (+ 23%) al decimo posto guidano il foltissimo gruppo di brand cinesi presenti in classifica, secondo solo al gruppo dei brand Usa. I brand cinesi, dal 3% del 2009, al 16% dello scorso anno, sono arrivati quest’anno a pesare il 19% anche grazie alla crescita record (+326%) di iQiyi, il Netflix/Youtube cinese, e di altri 20 brand cinesi che crescono molto più della media.
I brand italiani in classifica restano pochi, anche quest’anno sono solo nove. Oltre alla posizione di leadership di Ferrari, da segnalare la performance di Poste Italiane, che ha scalato ben 78 posizioni nella classifica dei brand ordinati per valore economico. Questa scalata è dovuta soprattutto alla buona reputazione presso chi acquista prodotti assicurativi, al dinamismo in soluzioni come Postepay e alla conseguente buona prospettiva di crescita.
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