Con i giovani il Pil crescerebbe dell’1-2%: i risultati dello studio

Bain & Company Italia ha condotto una ricerca su come cambierebbe il mondo delle aziende se al timone passassero le nuove generazioni

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Il ricambio generazionale è un tema sempre più centrale nel mondo del lavoro, anche in Italia. Recenti ricerche hanno certificato che il nostro Paese ha un’età media molto elevata quando si tratta di analizzare i piani alti delle aziende e società, ma le cose cambierebbero davvero se al timone ci fossero i giovani?

Sì, secondo una ricerca condotta da Bain & Company Italia e riportata dal Corriere Economia, incentrata proprio sull’impatto che le nuove generazioni avrebbero sull’economia. Una leadership aziendale più “fresca”, viene stimato, porterebbe ad una crescita del Pil dell’1-2%, pari a circa 30-40 miliardi di euro.

Secondo la società di consulenza e formazione imprenditoriale responsabile dello studio “Next Generation Leadership”, a favorire l’impatto sarebbero due elementi: il percorso universitario più lungo e le scarse capacità o volontà della senior leadership di investire e assumere rischi controllati nelle risorse più giovani. Da un lato ci sono senza dubbio i vantaggi dell’esperienza, ma la minor propensione all’innovazione e alle sfide dei mercati possono essere un limite alla crescita dell’economia.

L’attuale squilibrio generazionale, viene inoltre affermato, trova le cause in diversi fattori: la limitata crescita del sistema Paese e la mancanza di incentivi all’uscita dei senior manager, così come il tardivo ingresso dei giovani nel mondo del lavoro (2-5 anni dopo rispetto alla media europea, per l’Italia), sono tutti elementi che rallentano l’economia e rendono rigido il mercato.

Servono quindi investimenti per favorire il passaggio generazionale, soprattutto quelli per la formazione interna, che devono sempre più affrontare temi importanti come la longevity aziendale. Bain & Company in tal senso si è attivata con Forward100, programma di formazione rivolto a cento giovani professionisti provenienti da 50 aziende. Lo scopo è costruire un network di persone che possano essere ambiziosamente parte di un ecosistema di giovani di alta qualità, in grado di rappresentare un segno di cambiamento per il futuro.

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