Sì agli acquisti online, sì alla digitalizzazione, ma mai a scapito del fisico: in una società sempre più orientata al virtuale gli italiani continuano a desiderare negozi e botteghe facilmente raggiungibili dal luogo in cui abitano. Questo è quello che emerge da un’indagine realizzata da Confcommercio, che accende i riflettori sull’importanza degli esercizi commerciali nelle città.
L’analisi di Confcommercio, svolta in collaborazione con SWG nell’ambito del progetto Cities, sottolinea come per i cittadini italiani la presenza di negozi nel luogo in cui si vive è l’elemento che maggiormente aumenta la soddisfazione, nonché l’unico a ricevere una valutazione positiva in tutte le aree del Paese e in tutte le tipologie di comuni.
I dati parlano chiaro: secondo più della metà degli intervistati (il 64%) i negozi rafforzano le comunità, rappresentando soprattutto un’occasione di incontro e un facilitatore dell’integrazione (49%). In più, il 59% degli intervistati li vede come luoghi attenti alle persone fragili, ma anche come garanzie di sicurezza del luogo in cui si vive (57%) e di cura dello spazio pubblico (54%).
Non solo. La presenza di attività commerciali guida anche le preferenze insediative dei cittadini: per l’88%, infatti, è determinante nella scelta del quartiere nel quale vivere. I negozi fanno anche crescere il valore delle abitazioni (fino al 26% in più). Secondo gli intervistati, uno stesso immobile può perdere il 15% del suo valore se posizionato in un quartiere dove sono in corso fenomeni di desertificazione commerciale.
E, a proposito di desertificazione, i dati sottolineano che la chiusura dei negozi preoccupa e intristisce i cittadini (83%), soprattutto al Nord e nelle città di medie dimensioni. La percezione dell’avanzamento della desertificazione porta con sé un forte sentimento negativo che spinge un italiano su cinque (22%) addirittura a ipotizzare di cambiare abitazione nel caso in cui il fenomeno dovesse acuirsi nella zona in cui abita.
Infine, l’analisi di Confcommercio ha fatto chiarezza anche su quali sono le tipologie di negozio più gettonate, desiderate e richieste: quando si tratta di consumi, gli sono gli acquisti quotidiani di farmaci (64%) e tabacchi (59%) a essere effettuati prevalentemente negli esercizi vicini all’abitazione. Per abbigliamento (64%), alimentari a lunga conservazione (60%), accessori per la casa (60%) e prodotti di elettronica (53%) i centri commerciali e le grandi strutture distributive diventano i luoghi di acquisto prevalenti rispetto agli esercizi commerciali in centro città dove quelle tipologie di beni registrano percentuali di acquisto tra il 2% e il 5%.
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