Cribis: solo il 45% delle aziende italiane paga con puntualità

Studio Pagamenti, Cribis: solo il 45% delle aziende paga con puntualità alla scadenza© Shutterstock

Nel quarto trimestre del 2024 le aziende che pagano con puntualità sono il 45,1%, in crescita dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche il tempo medio di pagamento è in calo: pari a 65 giorni, contro i 69 di due anni fa.  Diminuiscono anche i ritardi oltre i 90 giorni, che si attestano al 4,4% con una riduzione dello 0,7%. A dirlo è lo Studio Pagamenti aggiornato al 30 dicembre 2024 realizzato da CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nel fornire informazioni, soluzioni e consulenza alle imprese.

Ci sono grosse differenze anche per area geografica e settore. Al Nord i datori di lavoro sono più puntuali, così come quelli impegnati nella ristorazione, nelle costruzioni e nell’industria alimentare. Inoltre quelle più puntuali sono le microimprese, anche se sono anche quelle con il livello più alto di ritardi gravi (oltre i 90 giorni).

“I dati del quarto trimestre 2024 confermano un miglioramento nella puntualità dei pagamenti delle imprese italiane, sintomo di una migliore gestione di cassa da parte di quest’ultime.Tuttavia, sebbene si registri un trend positivo a livello nazionale, persistono ancora marcate differenze tra le diverse aree geografiche del Paese. Le regioni del Nord continuano a mostrare performance migliori rispetto a quelle del Sud, che riscontrano difficoltà legate principalmente a fattori strutturali e a una minore disponibilità di liquidità. Lo scenario evidenzia tuttavia come le imprese stiano cercando di reagire a un contesto macroeconomico complesso, con i dati che mostrano una situazione stabile in progressivo miglioramento. Un trend che ci auguriamo possa proseguire anche nel 2025”, ha spiegato Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS.

Puntualità, differenze per regione e settore

Un dato significativo emerso dallo Studio Pagamenti di CRIBIS è che il Nord Est è l’area più affidabile in termini di pagamenti puntuali,  con il 53,1%. Le imprese del Sud e le Isole registrano soltanto il 33% di pagamenti chiusi rispettando la scadenza, mentre il 7,3% paga con grave ritardo, sopra la media nazionale del 4,4%. Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna sono le regioni più virtuose, con pagamenti puntuali rispettivamente nel 54,8%, 54,7% e 53,6% dei casi. Quelle con più difficoltà, invece, sono la Sardegna (32,7%), la Calabria (27,6%) e la Sicilia (27,4%).

Critici sono i ritardi oltre i novanta giorni dalla scadenza. Sono il 2,5% nel Nord Est (il Trentino è la regione più virtuosa con il 2,2%) e il 7,3% nell’area Sud e Isole (la Sicilia è la regione meno virtuosa con il 9,2%). Le più puntuali sono invece la Lombardia, Veneto, Piemonte, ed Emilia-Romagna, mentre all’ultimo posto troviamo Calabria e Sicilia.

A livello di settori merceologici il comparto in maggiore difficoltà resta quello della ristorazione con il 7,7% delle imprese che paga oltre i tre mesi. Subito dopo, in leggera ripresa rispetto al terzo semestre dello scorso anno, ci sono il settore delle Costruzioni (6%) e dell’Industria alimentare (4,9%), le industrie chimiche (1,9%), industria della carta e affini (1,8%) e industrie della gomma (1,8%). Un dato positivo, rispetto sempre rispetto al quarto trimestre del 2023, è la riduzione dei ritardi oltre i 90 giorni del 3,3% per le Industrie della ceramica e del 3,1% per la GD/DO.

In merito alle dimensioni, secondo lo Studio Pagamenti di CRIBIS, le microimprese sono puntuali nei pagamenti nel 46,3%, ma registrano anche il più alto livello di ritardi gravi (5%) rispetto alla media (4,4%). Le medie aziende, invece, hanno meno ritardi oltre i 90 giorni (1,5%).

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