Nel primo trimestre del 2024 l’economia italiana si ritrova con un Prodotto Interno Lordo in crescita dello 0,3%, soprattutto grazie al traino delle esportazioni e alla spinta in arrivo dalla Germania (anch’essa in ripresa +0,2%), che aveva chiuso il 2023 in recessione (-0,5%).
Si tratta quindi di una crescita inaspettata e maggiore delle previsioni, più alta di quella tedesca e francese, anche se la domanda interna rallenta, mentre l’inflazione cala pur restando nella media dell’area euro. La Spagna continua a distinguersi a livello europeo con una crescita pari allo 0,7%. Con questo 0,3% nei primi tre mesi, comunque, la crescita italiana già acquisita per il 2024 raggiunge lo 0,5%: l’obiettivo dell’1% entro la fine dell’anno può sembrare un po’ più raggiungibile.
In Italia il rallentamento dell’aumento dei prezzi prosegue: ad aprile l’indice generale ha fatto segnare un +0,9% annuo, contro il +1,2% di marzo. Contestualmente, nel primo trimestre le retribuzioni contrattuali sono aumentate del 2,8%, con punte vicine al 5% nell’industria.
Per raggiungere l’1% di crescita del Pil servirebbe accelerare sul fronte del Pnrr: il nostro Paese ha a disposizione 74 miliardi di euro di fondi strutturali europei a copertura del periodo 2021-2027, ma a oggi la spesa effettiva è bloccata a soli 535 milioni. Si tratta di una quota inferiore all’1%.
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