Accordo Prada-Versace sempre più vicino: “Acquisizione da 1,5 miliardi”

Accordo Prada-Versace sempre più vicino: “Acquisizione da 1,5 miliardi”© Shutterstock

A diffondere la notizia è Bloomberg. La piattaforma economico-finanziaria fa sapere che l’accordo Prada-Versace è sempre più vicino alla conclusione e che c’è in ballo una “acquisizione da quasi 1,5 miliardi di euro”. Le trattative sono in una fase talmente avanzata che si stima possano andare a buon fine entro fine marzo 2025.

Si tratterebbe di un risultato raggiunto dopo che Capri Holdings ha dato alla società gestita da Miuccia Prada un accesso esclusivo ai dati finanziari, subito dopo la messa in vendita. Secondo Bloomberg, con Versace si potrebbe creare un gruppo italiano “in grado di competere meglio con i big globali del settore, su tutti Lvmh e Kering. Per il Made in Italy, dopo un periodo di tempo lunghissimo in cui i brand sono stati nelle mani di compagnie straniere, sarebbe “una inversione di tendenza nel mondo del lusso”.

I dettagli sull’acquisizione Made in Italy

Secondo quanto appreso negli scorsi giorni, l’accordo Prada-Versace con Capri Holdings dovrebbe concludersi entro e non oltre quattro settimane. Voci di corridoio hanno parlato di una possibile offerta anche successiva, ma alcune smentite hanno messo in discussione la trattativa preferenziale in atto fra i due marchi del lusso.

“Il dossier è sul tavolo di tutti”, ha detto Miuccia Prada parlando della possibile acquisizione subito dopo la sfilata della collezione donna Fall Winter 2025, avvenuta il 27 febbraio scorso. Un’altra dichiarazione ha lasciato intendere che l’interesse verso Versace sia reale e prioritario, ma questo non può essere sinonimo di certezze in campo finanziario.

Il mercato si aspetta che Prada abbia 450 milioni di euro da investire in acquisizioni, ma non si conoscono ancora i dettagli circa il prezzo da pagare per Versace. Infatti, nel 2018, Capri Holdings aveva rilevato il brand da Blackstone con un assegno da oltre 1,8 miliardi di euro. Donatella Versace, sorella del fondatore del brand, sinora è rimasta alla direzione artistica del marchio, che sta patendo più di altri per le difficoltà che interessano il settore della moda. Un rilancio è necessario al più presto. Sicuramente, la società che gestisce anche Michael Kors ha intenzione di  concludere le trattative, anche per Jimmy Choo, soprattutto da quando l’antitrust statunitense ha bloccato la fusione del gruppo con Tapestry.

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