Alitalia potrebbe tornare a volare: la strategia Ita-Lufthansa

Il rilancio del brand non è un'operazione nostalgica, ma una strategia per valorizzare un marchio forte, accelerare la crescita di Ita Airways e rafforzare la competitività nel mercato aereo globale

Ita Airways e Lufthansa pensano di rilanciare il marchio Alitalia© Shutterstock

Un rilancio tanto strategico quanto significativo: Alitalia potrebbe tornare a volare, contrassegnando aerei che percorreranno rotte internazionali. Un grande rientro in scena che arriva dopo oltre tre anni di inattività e che va a sottolineare l’intenzione degli attuali vertici di tornare a essere un punto di riferimento per i viaggiatori di tutto il mondo.

Il progetto si inserisce nel più ampio accordo tra Ita Airways e Lufthansa, che ha portato alla nascita di una “nuova” compagnia aerea dopo che Lufthansa ha acquisito una quota del 41% di Ita per 325 milioni di euro, con un’opzione per salire al 100% nel medio termine. Un’operazione che ha segnato l’ingresso della compagnia italiana in un nuovo network globale, portandola a lasciare l’alleanza SkyTeam per avviarsi verso Star Alliance, la più grande coalizione di compagnie aeree al mondo.

La fusione con Lufthansa garantisce sinergie operative e commerciali, ampliando l’accesso dei passeggeri a una rete più estesa e migliorando la competitività sul lungo raggio. Ed è proprio in questo contesto che si inquadra la volontà di rilanciare il marchio Alitalia, non per un’operazione nostalgica, ma per una precisa strategia commerciale. Infatti, nonostante le difficoltà finanziarie che hanno portato alla chiusura della storica compagnia, il nome Alitalia mantiene un forte richiamo tra i viaggiatori, sia italiani che internazionali.

Il brand, ancora di proprietà di Ita Airways, è percepito come sinonimo di tradizione e qualità del servizio, elementi che potrebbero essere valorizzati in un contesto di rilancio ben strutturato. Un altro fattore determinante è il potenziale commerciale legato alla riconoscibilità: Alitalia è stata per decenni il simbolo del trasporto aereo italiano, con una presenza consolidata nei principali aeroporti mondiali.

Lufthansa, forte della sua esperienza nella gestione di compagnie in difficoltà (come dimostrano i casi di Swiss e Austrian Airlines) potrebbe sfruttare la notorietà del nome per accelerare la crescita di Ita, senza dover ricostruire da zero l’immagine del vettore. Di certo, l’operazione si inserisce in un momento favorevole per il settore aereo, caratterizzato da una ripresa della domanda post-pandemia e dalla necessità di rafforzare le connessioni europee e intercontinentali.

Ita Airways ha registrato nel 2024 un incremento del 26% dei ricavi passeggeri, raggiungendo i 2,7 miliardi di euro, e un coefficiente di riempimento degli aerei in crescita all’81%: numeri che confermano il consolidamento della compagnia e pongono le basi per un’eventuale espansione. Per Lufthansa, l’integrazione di Ita Airways e il possibile rilancio di Alitalia rappresentano un’opportunità per rafforzare la propria posizione in un mercato strategico come quello italiano, dove la concorrenza con le low-cost è sempre più accesa.

Il gruppo tedesco punta a sviluppare ulteriormente l’hub di Roma Fiumicino, trasformandolo in un punto chiave per il traffico aereo tra Europa e America, sfruttando l’attrattiva del marchio Alitalia per fidelizzare i passeggeri. La decisione finale sul ritorno del brand sarà presa nei prossimi mesi.

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