Balzelli d’Italia, l’inventiva fiscale è senza limiti

Non tutti sanno che…

Ce n’è davvero per tutti i gusti: una tassa per esporre il tricolore, una per il matrimonio e più di una per il funerale. Si paga per finanziare la guerra d’Abissinia del 1935 (ma non era finita?) e si apre il portafoglio anche per fare ombra sul marciapiede. Assurdo? Forse, ma è tutto vero. A raccontarcelo è il rapporto di Confesercenti Balzelli d’Italia che ha raccolto un “bestiario fiscale” di cento “trappole” per le imprese e le famiglie italiane. L’associazione prova così a sensibilizzare governo e opinione pubblica sul tema della riforma fiscale con l’obiettivo di ridurre dal 43,5 al 39,5% la pressione in quattro anni anche con l’abbattimento di almeno il 25% delle incombenze. E di balzelli da eliminare ce ne sarebbero davvero tanti, come quello per le centrali nucleari che gli italiani – in attesa del referendum – hanno già iniziato a pagare, o quello sulla bonifica delle paludi, istituito addirittura nel 1904 con regio decreto! Confesercenti, con un po’ di ironia, gli ha suddivisi per argomento in 14 capitoli che Businesspeople.it ha deciso di proporvi in un appuntamento quotidiano. Partiamo subito con le ‘paleo tasse’, quelle imposte che sono datate nel tempo, ma ancora in vigore:

1. Paleo tasse

2. Quel tesoro in bolletta

3. Tasse patriottiche

4. Tasse esoteriche

5. Tasse burocratiche

6. Tasse in maschera

7. Imposte spietate

8. Tasse macabre

9. Il fisco “lunare”

10 .Tasse sul movimento

11. Tasse fantasma

12. Tasse sotterranee

13. Tasse aeree

14. L’impresa da spremere

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