Balzelli d’Italia, l’inventiva fiscale è senza limiti – Capitolo 4

Non tutti sanno che…

Come promesso, oggi trattiamo le tasse esoteriche. No, per pagarle non serve nessuna seduta spiritica, si tratta solo di una serie di imposte segnalate da Confesercenti nel suo rapporto Balzelli d’Italia. Tasse misteriose, su fatti immateriali che siamo costretti a pagare quando acquistiamo un prodotto come un cellulare, un computer o quando acquistiamo un biglietto del cinema. Un esempio? L’equo compenso, una somma che i produttori di beni tecnologici devono versare a Siae, a “compenso” della copia privata. Cioè del fatto che l’utente può usare quelle tecnologie per fare un (legittima) copia personale di cd e film acquistati. Ma le tasse esoteriche non si fermano qui e colpiscono anche l’aria ed arrivano a chiedere soldi anche per cose che non ci sono, come le centrali nucleari. Leggere per credere.

CAPITOLO 3 – LE TASSE PATRIOTTICHE

CAPITOLO 4 – TASSE ESOTERICHE 1. La tassa sulla memoria. In realtà è la riedizione potenziata del cosiddetto ‘equo compenso’, dovuto alla Siae, che grava su vari dispositivi che forniscono tecnologie per copiare ad uso privato CD e DVD musicali e cinematografici, coperti dai diritti d’autore. Dapprima basata sui supporti di memorizzazione ed i masterizzatori (gettito 70 milioni di euro), dal 2010 è diventato un prelievo molto rilevante (gettito di ben 300 milioni all’anno) con l’ampliamento della base imponibile a qualsiasi dispositivo di memorizzazione, dai cellulari, agli smartphone, ai computer. Perciò telefonini, computer, hard disk esterni, pen drive e similari sono assoggettati alla nuova tassa, in quanto su di essi potrebbe essere registrato qualcosa coperto da diritto d’autore.2. La tassa sulla voce. La tassa sui telefonini cellulari ammonta per i contratti ad uso privato ad Euro 5.16, mentre per i contratti ad uso affari l’importo è di Euro 12,91. Non tutte le voci sono però uguali. Ce ne sono di autorevoli: sono esentate dalla gabella le amministrazioni statali che – recita una circolare interpretativa – “in quanto titolari di ogni diritto o facoltà” (sic!) non necessitano di apposite autorizzazioni. Diverso il discorso per finanzieri ed agenzie fiscali, che sono esentati dal versamento dell’imposta a seguito di espressa previsione normativa (Finanziaria 2007).3. Centrali fantasma. In bolletta elettrica i consumatori pagano un fondo per un premio ai Comuni che ospitano centrali nucleari. Paghiamo un euro ogni 5000 kwh. Di certo non ci saranno centrali almeno per i prossimi 10 anni, ma intanto la bolletta continua ad addebitare questo costo. 4. L’imposta sugli spiriti. L’imposta sugli spiriti è un’accisa che colpisce due categorie di merci: gli spiriti ottenuti da materie amidacee e zuccherine; gli spiriti ottenuti dalla distillazione del vino, delle vinacce, dei cascami della vinificazione e della frutta. I primi sono considerati spiriti di prima categoria sui quali si applicano delle tariffe più alte rispetto ai secondi, detti di spiriti di seconda categoria.5. Tassa sull’aria. Tra le molteplici imposte di fabbricazione, c’è quella sul “gas di petrolio liquefatto anche miscelato ad aria” e sul metano “miscelato ad aria”. La miscela serve a rendere più facilmente combustibili petrolio e metano. Ma la tassa aggiuntiva a cosa serve? A tassare l’aria.6. La tassa sul divertimento. Vige attualmente una imposta (diritto erariale sui pubblici spettacoli) su tutti gli spettacoli, sia teatrali, che cinematografici. E le feste private in luogo pubblico? Pagano anch’esse.

CAPITOLO 5 – TASSE BUROCRATICHE

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