Balzelli d’Italia, l’inventiva fiscale è senza limiti – Capitolo 5

Non tutti sanno che…

Tasse e burocrazia, un binomio temuto dalla maggior parte degli italiani. Dopo aver affrontato le tasse esoteriche, incontriamo le tasse burocratiche: balzelli forse più conosciuti e ‘accettati’, ma non per questo meno fastidiosi. Si va dalle spese per ottenere dei certificati alle tasse sulla didattica (ebbene sì, per il diritto all’istruzione non pagano solo gli studenti, ma anche gli insegnanti). Ci sono poi le spese per sostenere un ricorso in tribunale che vanno da 33 a 1221 euro. Questa legge è uguale per tutti: per il diritto alla giustizia bisogna pagare…

CAPITOLO 4 – LE TASSE ESOTERICHE

CAPITOLO 5 – LE TASSE BUROCRATICHE1. La tassa sui certificati. sono tassati i certificati, copie ed estratti delle risultanze e degli elaborati catastali ottenuti dalle banche dati informatizzate degli uffici dell’Agenzia del territorio, nonché le attestazioni di conformità.2. La tassa catastale. Rivolgersi al catasto costa caro. Le volture catastali per atti di compravendita, donazione, successione sono soggette alla imposta catastale. Sono obbligati al pagamento dell’imposta catastale coloro che richiedono le formalità e i pubblici ufficiali obbligati al pagamento dell’imposta di registro o dell’imposta sulle successioni e donazioni, relativamente agli atti ai quali si riferisce la formalità. Sono inoltre solidalmente tenuti al pagamento delle imposte tutti coloro nel cui interesse è stata richiesta la formalità e, nel caso di iscrizioni e rinnovazioni, anche i debitori contro i quali è stata iscritta o rinnovata l’ipoteca.3. La tassa sulla giustizia. Ecco quanto si paga per fare ricorso ai tribunali: euro 33 per i processi di valore fino a euro 1100; euro 77 per i processi di valore superiore ad euro 1100 e fino ad euro 5200 e per i processi di volontaria giurisdizione, nonché per i processi speciali di cui al libro IV, titolo II, capo VI, del codice di procedura civile; euro 187 per i processi di valore superiore ad euro 5200 e fino ad euro 26mila e per i processi contenziosi di valore indeterminabile di competenza esclusiva del giudice di pace; euro 374 per i processi di valore superiore ad euro 26mila e fino ad euro 52mila e per i processi civili ed amministrativi di valore indeterminabile; euro 550 per i processi di valore superiore ad euro 52mila e fino ad euro 260mila; euro 880 per i processi di valore superiore ad euro 260mila e fino ad euro 520mila; euro 1221 per i processi di valore superiore ad euro 520mila. Per i processi esecutivi mobiliari di valore inferiore a 2500 euro il contributo dovuto è pari ad euro 30. Per i processi di opposizione ad atti esecutivi il contributo dovuto è pari ad euro 132.4. La tassa sulle autorizzazioni. Si chiama “canone ricognitorio” ed è una tassa che colpisce tutti coloro che sono in possesso di un’autorizzazione o di una concessione, rilasciata dal Comune, per l’occupazione di suolo pubblico, ad esempio le occupazioni dei cantieri edili o degli esercizi commerciali (tavoli e sedie), le infissioni dei pozzi. Si chiama “ricognitorio” perché rappresenta la somma dovuta come riconoscimento del diritto di proprietà del Comune sul bene oggetto della concessione, ma di fatto è una tassa perché si ripete ogni anno. 5. La tassa sulle pratiche edilizie. Sono dovuti i cosiddetti diritti di segreteria (una tassa) sul permesso di costruire, accertamento di conformità e D.I.A. relative ad interventi di nuova edificazione, ampliamento, ristrutturazione urbanistica e sostituzione edilizia di fabbricati. Autorizzazione temporanea autorizzazione paesaggistica, idrogeologica, programma aziendale, etc., quando costituiscono autonomo procedimento, e relative proroghe. 6. Tassa sulle pubbliche affissioni. Si chiama “diritto sulle pubbliche affissioni” e riguarda le affissioni eseguite dal Comune nel proprio ambito territoriale, negli appositi spazi riservati.7. Tasse sulla didattica. Oltre alle tasse universitarie, ci sono la tasse sul pubblico insegnamento e le tasse locali sull’abilitazione all’insegnamento. 8. La tassa sugli sfratti. Per i processi di esecuzione immobiliare si paga un contributo dovuto è pari ad euro 220. Per gli altri processi esecutivi lo stesso importo è ridotto della metà.

CAPITOLO 6 – LE TASSE IN MASCHERA

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