Anche Bankitalia si arrende e taglia le stime del pil ai livelli degli altri istituti: addio al +0,7% del bollettino di gennaio, vicino allo +0,8% del governo nel Def. Il nuovo bollettino rivede al rialzo, invece, la stima del pil 2015: da +1% a +1,3%. Merito dei provvedimenti della Bce che potrebbero portare un effetto positivo dell’1% fino al 2016.
Resta il pericolo di deflazione con la previsione sull’inflazione allo 0,4% per quest’anno e allo 0,8% per il 2015.
Qualche segnale positivo si intravede invece sotto il piano del credito. «Vi sono segnali di miglioramento delle condizioni del credito, ma ancora marginali e incerti», si legge nel documento di via Nazionale, «i sondaggi più recenti indicano un’attenuazione delle difficoltà di accesso ai finanziamenti bancari, ma i prestiti al settore privato continuano però a ridursi, risentendo anche del debole quadro congiunturale».
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