C’è un cauto, molto cauto, ottimismo sulla rilancio economico dell’Eurozona. Nel suo bollettino mensile la Banca centrale europea parla di una ripresa “molto graduale” nel corso dell’anno sostenuta da “tassi di interesse a breve termine molto contenuti” e una serie di “misure adottate per promuovere il buon funzionamento del settore finanziario dell’area dell’euro”. L’invito da Francoforte, sede della Bce, è quello di procedere con una “combinazione di riforme strutturali e disciplina di bilancio” che, sottolineano dall’Eurotower, è “essenziale per promuovere la fiducia e instaurare un contesto favorevole alla crescita sostenibile. I governi di tutti i Paesi dell’area dell’euro – prosegue la Banca centrale europea – devono continuare ad adoperarsi al massimo per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici. È fondamentale che tutti aderiscano agli obiettivi annunciati per il 2012”. Nel bollettino mensile si sottolineano i “passi importanti” fatti “nella giusta direzione”, ma l’auspicio è quello di “riforme ambiziose e di ampia portata” sul terreno della concorrenza.Flessibilità e aumenti in busta paga. Tema caldo in questo periodo in Italia è la riforma del mercato del lavoro; per la Bce a livello europeo andrebbero attuati interventi per ridurre “le rigidità nel mercato del lavoro” e “accrescere la flessibilità salariale”.Capitolo banche. Ma per sostenere la ripresa serve anche liquidità. Per questo da Francoforte si invitano gli istituti di credito ad attuare i piani di ricapitalizzazione “senza produrre andamenti sfavorevoli per il finanziamento dell’attività economica. La solidità dei bilanci bancari – spiega la Bce – sarà un fattore chiave per agevolare una adeguata offerta di credito”. Prestiti a società non finanziarie e famiglie “hanno continuato a ridursi. Sarà indispensabile esaminare con attenzione i futuri andamenti del credito”.
© Riproduzione riservataBce, per il 2012 una ripresa dell’economia “molto graduale”
La Banca centrale europea chiede interventi per ridurre le rigidità nel mercato del lavoro e aumentare gli stipendi. “Le banche non sfavoriscano il finanziamento all’attività economica”