L’Italia consolida il suo ruolo di punto di riferimento internazionale del tennis, con un impatto economico stimato in circa 2 miliardi di euro entro il 2027 grazie in particolare a tre grandi eventi: le Atp Finals (tra Torino e Milano fino al 2030), gli Internazionali di Roma (in versione estesa a 14 giorni) e le finali della Coppa Davis (fino al 2027).
Il dato è stato confermato da Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp) dalle pagine del Sole 24 Ore. “Solo le Atp Finals, secondo Boston Consulting, hanno generato 503 milioni di euro e un valore aggiunto per il Pil di 243 milioni”, ha sottolineato Binaghi, confrontando questi dati con quelli degli Internazionali di Roma, che Ernst & Young ha valutato con un impatto di 630 milioni nel 2023. Per il 2025, il torneo romano promette numeri ancora più alti: “Abbiamo già una prevendita superiore del 50% rispetto all’anno scorso, con un impatto stimato di un miliardo di euro grazie a un sito raddoppiato in campi, aree commerciali e pubblico”.
Tennis in Italia: in 20 anni una vera e propria rivoluzione
Quando Binaghi ha assunto la guida della Federazione nel 2001, il tennis italiano era in crisi: 130 mila tesserati, un fatturato federale di soli 15 milioni di euro e atleti in sciopero. Oggi, il settore è in piena espansione con oltre 1 milione di tesserati e un fatturato che supera i 200 milioni di euro. “Abbiamo trasformato la povertà in virtù, eliminando sprechi e prendendo decisioni per efficienza e competitività”, ha affermato Binaghi, evidenziando come l’innovazione e la decentralizzazione abbiano favorito lo sviluppo del talento nei circoli e nelle accademie private. Il sistema delle squadre federali è stato riformato per premiare i vivai locali: “Per giocare in Serie A, almeno il 50% dei tennisti deve essere formato internamente”, una strategia che ha dato i suoi frutti con campioni come Jasmine Paolini, Matteo Berrettini e Jannik Sinner, oggi il tennista numero uno al mondo.
Obiettivi 2025: nuovi impianti e tennis in chiaro
Per il futuro, la Fitp punta a tre obiettivi chiave. Il primo è incrementare il numero di impianti, soprattutto nei Comuni medi e piccoli, dove attualmente è presente meno del 30% delle strutture necessarie. “Le società hanno liste d’attesa lunghissime. Serve aumentare l’offerta per far crescere domanda e nuove società”, ha commentato Binaghi. Il secondo è rafforzare la visibilità del tennis in chiaro. “Con SuperTennis, dal 2008, abbiamo riportato il tennis gratuito in tv. Ma ci sentiamo imbrogliati da chi ha tentato speculazioni commerciali a danno degli italiani”, denuncia il presidente, promettendo battaglia per garantire maggiore accessibilità televisiva. Infine, Binaghi accenna a una terza priorità, mantenendo il riserbo su dettagli specifici: “Restiamo attori molto attivi sul mercato delle acquisizioni di grandi manifestazioni“.
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