La Perla ha pubblicato il bando per la vendita unitaria degli asset del gruppo. Nell’offerta sono inclusi il brand e lo stabilimento produttivo. Secondo quanto reso noto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le manifestazioni di interesse vanno mandate entro e non oltre il 10 febbraio 2025, alle ore 15.
Si tratta di proposte non vincolanti, che aprono a una fase intermedia alla fine della quale verrà presentato il bando di vendita vero e proprio. Fra i requisiti richiesti c’è la redazione e in lingua italiana con traduzione in inglese.
Le richiede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy
“Quella che era una delle crisi emblematiche del settore della moda, oggi può diventare il simbolo del rilancio industriale del comparto. Con la cooperazione di tutti gli attori abbiamo segnato una svolta in questa vertenza, con l’obiettivo di tutelare allo stesso tempo sia un marchio storico del Made in Italia sia soprattutto i nostri lavoratori ai quali avevo assicurato il nostro impegno. Siamo sulla strada giusta”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Una volta che saranno presentate le manifestazioni di interesse, i commissari di La Perla Manufacturing – con i liquidatori inglesi e ai commissari italiani di La Perla Global Management Uk – le analizzeranno e selezioneranno chi passerà alla fase successiva. Si tratta di decidere chi avrà accesso alla data room e alla due diligence. Soltanto a questo punto le offerte presentate dai potenziali acquirenti saranno definitive e vincolanti.
Ad aggiudicarsi gli asset di La Perla sarà la migliore offerta. Fra i favoriti c’è Sandro Veronesi, amministratore delegato di Calzedonia. È infatti la terza volta che si mostra interessato a prendere possesso del brand di lingerie di lusso, fondato nel 1954 per volere della sarta Ada Masotti. Allo stato attuale, la sua manifestazione di interesse sembra essere la più convincente fra quelle giunte sul tavolo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
© Riproduzione riservata