In Italia si registra un certo stress economico e una generale insicurezza alimentare. Circa 3,4 milioni di persone non possono comprare materie prime sicure. A dirlo è la Fondazione Diabete e Ricerca, che sottolinea come questo stato di cose sottoponga a un rischio maggiore di contrarre la malattia. Si parla di due o tre volte in più rispetto a chi segue una dieta sana e bilanciata.
Fra i pericoli connessi a un’incertezza di natura economica e a una corretta alimentazione c’è quello di sviluppare condizioni di obesità, nel 19,9% dei casi, o di sovrappeso, nel 32%. Per Angelo Avogaro, presidente della Fondazione, è “un paradosso solo apparente: in presenza di ristrettezze, la scelta cade su cibi più economici, spesso pronti o ultra-processati e palatabili, dal gusto immediatamente gratificante”.
Nesso fra economia e salute
Segnalare stress economico e insicurezza alimentare sono i numeri. “I dati ci dicono che il 7,5% degli italiani non si può permettere un pasto a base di carne o pesce o proteine equivalenti ogni due giorni e la spesa nei discount è in aumento – ha dichiarato Raffaella Buzzetti, presidente della Società italiana di diabetologia – L’insicurezza alimentare conduce al diabete tramite tre strade: una nutrizionale, una comportamentale e una legata alla salute mentale”.
Chi si ammala, poi, deve fare i conti con la gestione della patologia contratta. Chi ha difficoltà economiche non riesce a curarsi bene e a tenere sotto controllo i livelli di glicemia. Tutto questo ha effetti anche sull’equilibrio mentale e può provocare ansia e depressione.
“A fine mese le famiglie diminuiscono i consumi”, a tal punto che “il rischio di ricovero per ipoglicemia nelle persone con diabete aumenta del 27% durante l’ultima settimana del mese – ha aggiunto Raffaella Buzzetti – Gli individui che prevedono una mancanza di cibo in futuro possono compensare con eccessi quando il cibo è disponibile”.
È una serie di eventi concatenati con ripercussioni non trascurabile. Su un campione di 1164 persone con diabete con più di 65 anni, il 12,3% ha dichiarato di aver sperimentato una qualche forma di insicurezza alimentare che l’ha portato ad avere una probabilità quattro volte maggiore di dovere affrontare un episodio di ipoglicemia. La ragione principale, nel 78% degli intervistati, era aver saltato un pasto, non mangiare a sufficienza oppure aspettare troppo a lungo per nutrirsi.
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