Nonostante le ridotte dimensioni del Paese, in particolare a livello economico, il rischio bancarotta di Cipro pone “senza dubbio un rischio sistemico” sul sistema euro e “purtroppo l’agitazione degli ultimi giorni lo dimostra”. È quanto affermato dal presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, al Parlamento europeo.
IL PIANO B. Bocciato il primo piano di salvataggio, il governo di Nicosia sta valutando nuove modalità di prelievo per reperire i 5,8 miliardi di euro necessari per affiancare gli aiuti dell’Unione e del Fondo monetario internazionale (il cosiddetto Piano B). Non viene scartato il prelievo forzoso sui conti corrente che, tuttavia, potrebbe essere mitigato: la radio statale Rik1 riferisce di un prelievo del del 3% sui depositi bancari sotto i 100 mila euro e del 10% su quelli maggiori; titoli di Stato emessi sui beni immobiliari della Chiesa greco-ortodossa; e un utilizzo di parte delle riserve auree del Paese.
C’E’ TEMPO FINO AL 25 MARZO. Il testo potrebbe essere votato già in serata; anche perché si tratta di una corsa contro il tempo. Il Comitato esecutivo della Bce ha annunciato la scelta di “mantenere fino a lunedì 25 marzo l’attuale livello di liquidità di emergenza (Ela)” richiesta dalla banca centrale di Cipro. Dopo questa data, riferisce la Bce, l’assistenza di liquidità di emergenza potrebbe essere considerata soltanto in presenza di un programma dell’Unione europea e della Fmi che assicuri la solvibilità delle banche in difficoltà.
SI TRATTA ANCHE CON MOSCA. Intanto il governo di Cipro guarda anche alla Russia, alla quale potrebbe offrire quote bancarie e partecipazioni nei giacimenti di gas in cambio di aiuti finanziari. Da Mosca, intanto, arriva un sostegno politico: in un’intervista a la Repubblica, il premier Dmitri Medvedev ha paragonato il prelievo sui depositi bancari una misura simile “alle confische eseguite dai soviet ai tempi della rivoluzione d’Ottobre. Ma nel Ventunesimo secolo – ha aggiunto – è inaccettabile un prelievo forzoso sui conti correnti. Il diritto di proprietà dovrebbe essere rispettato”.
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