Cloud: il business in Italia sale a 4,56 miliardi e si diffonde alle pmi

Crescita a doppia cifra per il mercato cloud computing nel nostro Paese. I dati dell’Osservatorio Cloud Transormation, che analizza anche la sostenibilità economica e ambientale di questa industria

Continua a crescere il mercato del Cloud in Italia che nel 2022 arriverà a toccare i i 4,56 miliardi di euro, con una crescita del +18%, tuttavia composta da un +15% di crescita organica in continuità con gli scorsi anni e da un +3% dovuto all’impatto delle aspettative di rialzo dei prezzi dei servizi Cloud che potrebbero manifestarsi entro dicembre 2022. Sono le previsioni dell’Osservatorio Cloud Transformation, giunto alla dodicesima edizione e promosso dalla una serie di aziende e associazioni del settore con capofila la School of Management del Politecnico di Milano.

L’adozione del cloud tra grandi imprese e pmi italiane

In base allo studio, è emerso che nelle grandi imprese l’adozione del Cloud è ormai una certezza e rappresenta la modalità di erogazione del 44% del parco applicativo, in sostanziale bilanciamento con gli ambienti on-premises. Anche il comparto delle pmi, dopo anni di scetticismo, ha recentemente realizzato un passo avanti.Nel 2022, infatti il 52% delle pmi sta adottando almeno un servizio Cloud (+7% rispetto al 2021) e complessivamente la spesa Cloud delle pmi crescerà quest’anno del 24%, attestandosi a un valore di 351 milioni di euro.

La sostenibilità economica e ambientale del Cloud

La crescente maturità tecnologica sul Cloud delle grandi imprese e l’aumento della complessità dei sistemi informativi hanno portato le organizzazioni a comprendere la necessità di ripensare i propri modelli di governance. A oggi il 58% delle grandi imprese attribuisce i costi del Cloud in modo centralizzato nell’IT, con un modello poco adatto alla flessibilità e alla logica self-service della nuvola. Inoltre, nonostante l’esistenza di 57 realtà che offrono piattaforme di cost management sul mercato, si registra un’adozione limitata, legata soprattutto a un’insoddisfazione delle aziende della domanda rispetto all’attuabilità degli strumenti in diversi contesti di business.

Solo il 14% delle organizzazioni end user italiane oggi possiede una strategia di Green IT attiva da tempo, intesa come riduzione dell’impatto ambientale dell’IT aziendale, con risultati tangibili, con un ulteriore 21% di realtà che sta iniziando a muovere i primi passi.

Si tratta di un cambio di direzione cruciale in tutti i mercati, la cui rilevanza è oggi acuita dall’intensificarsi della crisi energetica, che impone alle aziende di rivalutare i propri processi operativi e quelli dei partner di filiera. In questo contesto, l’IT rappresenta oggi una fornitura strategica in qualsiasi settore, facendo emergere molte domande legate alla sostenibilità del Cloud, in quanto fondato su infrastrutture energivore.

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