Coin, verso il rilancio con Mia e Sagitta: aumento di capitale da 21,2 milioni di euro

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Coin dà il via a un piano di rilancio per salvare l’azienda e i 1.390 posti di lavoro a essa collegati. La catena di grandi magazzini ha ricevuto proposte vincolanti, che devono essere eventualmente approvate dal Tribunale di Venezia, per un aumento di capitale da 21,2 milioni complessivi. La proposta  è arrivata da Mia (Liu Jo) che fa capo a Marco Marchi, azionista ed ex presidente di Coin, e Sagitta Sgr di Europa investimenti (gruppo Arrow global) che aveva acquisito circa il 70% dei crediti di Coin da Intesa Sanpaolo e Illimity.

Sono coinvolte anche le holding Red navy srl (di Stefano Beraldo, Ceo di Ovs), Joral investment srl (di Jonathan Kafri) e Hi-dec edizioni srl (Enzo De Gasperi, fondatore dell’omonimo marchio di design). Tuttavia sono in corso anche altre negoziazioni con altri investitori e finanziatori.

I dettagli dell’operazione

Coin si avvia al rilancio dell’azienda che ha un debito verso le banche di circa 8o milioni di euro. Deve, inoltre, circa 100-120 milioni di euro ai fornitori. Per questo motivo, a giugno 2024, ha avviato una procedura di composizione negoziata con l’obiettivo di risanare l’impresa e rilanciarla sul mercato. 

“Le offerte ricevute dagli investitori confermano la solidità del progetto di risanamento. Coin è un brand storico, con oltre un secolo di presenza nel panorama retail italiano e il nostro obiettivo è preservarne il valore rilanciandolo con una visione di lungo periodo”, hanno detto Andrea Gabola e Matteo Cosmi, rispettivamente presidente e Ceo dell’azienda.

Sono positivi circa l’avvio del risanamento di Coin anche i membri del Governo Meloni. Infatti, si è espresso favorevolmente il ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Un’altra soluzione positiva, tutelati i dipendenti con un piano di rilancio sostenibile. La nostra priorità è il lavoro,, ha dichiarato Adolfo Urso.

Lo ha fatto durante il tavolo di lavoro al Mimit con i rappresentanti della società, delle Regioni dove hanno sede i negozi del gruppo e delle organizzazioni sindacali nazionali e di categoria. In questa occasione si è parlato anche della chiusura di sette punti vendita, che si tradurrebbe nel licenziamento di 92 dipendenti. In tal senso, però, Coin ha assicurato un piano di riassorbimento in altri negozi. Dal canto loro, i sindacati chiedono garanzie certe sul piano occupazionale.

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