Dal centrosinistra al centrodestra, passando per i centristi e le ali più estreme del Parlamento: “tutte le forze politiche hanno riconosciuto la necessità che politica industriale e manifatturiero tornino centrali”. È quanto annunciato con soddisfazione da Confindustria, al termine di una tre giorni di incontri con i rappresentanti politici candidati alle prossime elezioni. “Tutti ritengono come centrale e prioritaria la questione del lavoro, grande emergenza del Paese – si sottolinea in una nota dell’associazione degli industriali – Il lavoro deve essere il primo punto dell’agenda del nuovo Governo. Solo buone imprese e buona politica industriale possono aumentare l’occupazione e accrescere il reddito delle famiglie”. L’importante è che alle parole seguano i fatti. “Il nuovo Governo deve darci una visione lunga di futuro, un’idea di Paese per la quale valga la pena anche di sostenere i sacrifici necessari. L’Italia – si aggiunge – ha bisogno assoluto di verità, di parlare il linguaggio della condivisione, e di un Governo che sia in grado di compiere scelte concrete ed efficaci”. Per Confindustria è arrivato il momento di “un new deal tra le forze positive del Paese, un concorso di intenti realistici e coraggiosi che rendano più autorevole e credibile la nostra voce anche in Europa. Confindustria è pronta ad assumersi le proprie responsabilità, a sostenere senza preconcetti le scelte da fare in nome dell’interesse generale, ma vigilerà e criticherà, anche aspramente, chiunque disattenda gli impegni”.
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