Un report dell’Eurostat parla chiaro e lo fa in relazione ai dati 2024. Rispetto a consumi, demografia e rapporto debito/Pil l’Italia ha registrato risultati migliori rispetto ad altri Stati membri.
La Spagna precede l’Italia per crescita del Pil totale rispetto al 2019, ma non di molto (+6,9% contro un 5,6%). Dopodiché dietro il nostro Paese restano – con numeri molto più bassi – la Francia, con un +3,6%; la Germania, con soltanto un +0,3%.
Anche i Paesi extracomunitari non hanno registrato grandi risultati. Il Pil del Regno Unito è a +3,5% e quello del Giappone a +1,4%.
Cosa dicono i dati Eurostat
I dati Eurostat dimostrano che determinanti sono stati i consumi governativi, i numeri relativi alla demografia e il rapporto debito/Pil, e non solo in Italia. Quest’ultimo ha visto un’impennata a due cifre fra il 2019 e il 2024 in Francia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.
Nel nostro Paese, invece, il debito/Pil è aumentato. Un incremento di appena l’1,7% rispetto al 2019, a causa degli interessi. Il bilancio pubblico primario è già tornato positivo nel 2024.
Soltanto escludendo la crescita dei consumi pubblici, la super crescita della Spagna fra il 2020 e il 2024 si dimezza (da +6,9% a +3,4%). Così l’Italia balza in testa con un +4,6%, precedendo anche il +1,7% della Francia. La Germania è ‘fuori classifica’ con un -2,2%.
L’aumento del Pil per abitante nel 2020-2024 si ridimensiona di molto in Spagna (+3,1%, sempre rispetto al 2019), crescendo meno della metà rispetto al nostro Paese che si attesta al +6,9%. La Francia registra un +1,9%, la Germania addirittura un -1,6%.
Escludendo le variazioni demografiche e i consumi pubblici, la Spagna registra un -0,4%, la Francia è a crescita zero e la Germania è a -4,1%). L’Italia, di contro, si attesta a un +5,9%.
Perché l’Italia ha registrato questi numeri
Questi dati si spiegano perché il nostro Paese è diventato il quarto Paese al mondo per export del 92% dei beni commerciati internazionalmente (escluso l’8% costituito dagli autoveicoli), superando Regno Unito, Russia, Francia, Corea del Sud e Giappone.
Oltretutto, dal 2020 al 2024, gli investimenti in Italia sono cresciuti molto. Non soltanto nell’edilizia, ma nel comparto dei macchinari e in quello dell’edilizia non residenziale (che il Pnrr ha fatto impennare nel 2023-2024).
Secondo gli ultimi dati dell’Eurostat, l’Italia ha ormai una percentuale di imprese innovative, pari al 63,1%, in pratica uguale a quella della Germania che ha registrato un 63,4%. È una percentuale molto più alta di quella della Francia (57,4%) e quasi doppia rispetto a quella della Spagna (+35,1%).
Anche il turismo ha fatto la propria parte. È aumentato il numero di pernottamenti di turisti stranieri dal 2020 al 2024. L’Italia (+29,4 milioni rispetto al 2019) ha superato la Spagna (+20,9 milioni).
© Riproduzione riservata