Negli ultimi anni, l’industria della bellezza in Italia ha vissuto una trasformazione radicale. Certo, i cambiamenti riflettono quelli globali, con significative mutazioni nelle abitudini di consumo, nelle strategie pubblicitarie e nell’innovazione tecnologica, ma l’intero comparto sembra sorprendentemente resiliente. E a brillare in maniera particolare è il settore della cosmetica.
A dimostrarlo è il Rapporto Annuale 2024 di Cosmetica Italia, associazione di Confindustria del settore. Il report è stato elaborato considerando i dati Istat, raccogliendo e rielaborando i bilanci delle imprese e utilizzando le rilevazioni Nielsen IQ, Circana, New Line, IQVIA, Human Highway e MeTMi per i valori di mercato, distribuzione e prodotto.
In base all’ampia mole di informazioni rielaborate e analizzate, Cosmetica Italia fa notare che a crescere è soprattutto il settore del make up. Da qui alla fine dell’anno è infatti previsto un aumento del 10,4% a 16,74 miliardi di euro, che arriveranno a quota 18 miliardi alla fine del 2025. Il rapporto mette anche in evidenza il fatto che la crescita del settore è trainata dalle esportazioni, attese in aumento del 15% per raggiungere 8,1 miliardi di euro alla fine dell’anno.
Il made in Italy continua a rappresentare un punto di forza, con il 55% dei trucchi consumati nel mondo e il 67% di quelli europei prodotti in Italia, ma attenzione: anche i consumi interni mostrano segni di crescita. In un contesto di leggera contrazione delle vendite al dettaglio, i prodotti di profumeria e cura della persona hanno registrato un aumento significativo del 3,3%, tendenza che riflette un cambiamento più ampio nei comportamenti dei consumatori.
La cura della persona ha un peso sempre più rilevante e impattante, al punto da far proseguire gli acquisti nonostante lo scenario economico sia dei migliori. Ed è qui che entra in gioco la pubblicità, altro argomento trattato dal report. L’advertising ha un ruolo cruciale e non è rimasta certo immune ai cambiamenti. L’intera industria cosmetica italiana si è adattata, facendo le dovute considerazioni sui modi migliori per veicolare il proprio messaggio.
I media tradizionali (come la tv) continuano a dominare gli investimenti con 327,7 milioni di euro, ma il digitale sta diventando, come prevedibile, fondamentale. I dati mostrano infatti che gli investimenti in pubblicità digitale, che includono piattaforme come YouTube e i social media, hanno superato i 106 milioni di euro nel 2023, evidenziando una crescita continua nel settore.
Ma non è tutto qui. Un’altra innovazione significativa nel settore della bellezza è rappresentata dall‘intelligenza artificiale (IA) e dai Big Data, che stanno cambiando radicalmente la percezione e il consumo dei prodotti di bellezza. Il report di Cosmetica Italia fa riferimento ai dati di InsightAce Analytic, che attestano che il mercato dell’IA nel settore bellezza è stato valutato a 2,7 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che raggiunga 14 miliardi di dollari entro il 2030.
Questo fenomeno si traduce in opportunità senza precedenti anche e soprattutto per i gettonatissimi brand cosmetici italiani, che ora possono offrire prodotti e servizi iper-personalizzati. Tornando alla panoramica generale, il rapporto fornisce dati più che positive per le aziende del BelPaese: quest’anno, secondo le stime di Cosmetica Italia, il giro d’affari di profumerie e prodotti per la cura personale tricolore dovrebbe arrivare a 13,4 miliardi (+7% sul 2023), di cui 5,5 miliardi nei supermercati nel segmento mass market, 2,8 miliardi nelle profumerie, 2,2 miliardi nelle farmacie, e il resto da erboristerie, saloni di bellezza e canale online.
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