É a tutti gli effetti un nuovo tipo di finanziamento collettivo, in grado di mobilitare gruppi di persone e risorse per sostenere gli sforzi di organizzazioni o di singoli individui. Il successo era quindi intuibile dalle premesse, ma forse nessuno si aspettava una crescita così travolgente del crowdfunding (dall’inglese crowd, “folla” e funding, “finanziamento”) ovvero la pratica di micro-finanziamento dal basso che in soli sette mesi ha visto un incremento del 30% in Italia. A ottobre 2013 si contavano infatti 27 piattaforme di crowdfunding attive e 14 in fase di lancio nel nostro Paese, mentre oggi il numero è salito a 54, di cui 41 attive e ben 13 in fase di lancio.
La crescita significativa di questi siti Web si traduce in una sempre maggiore possibilità di incontro tra domanda di finanziamenti da parte di chi promuove i progetti e offerta di denaro da parte degli utenti. Le modalità di partecipazione sono diverse: delle 41 piattaforme attive oggi, 19 appartengono al modello reward-based (è possibile partecipare al finanziamento di un progetto ricevendo in cambio un premio o una specifica ricompensa non in denaro), sette al donation-based (è possibile fare donazioni per sostenere una determinata causa o iniziativa senza ricevere nulla in cambio), due al lending-based (prestiti tra privati, ricompensati con il pagamento di interessi) e due all’equity based, iscritte regolarmente nell’apposito registro Consob (tramite l’investimento online si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società). Ci sono poi 11 piattaforme ibride ma il modello prevalente resta il reward-based – scelto da quasi il 50% delle piattaforme attuali – che insieme al donation-based copre attualmente più dell’80% del mercato e che fa sì che il valore complessivo dei progetti finanziati attraverso le piattaforme superi i 30 milioni di euro solo in Italia (di cui sette milioni da ottobre 2013 ad oggi e 11 milioni nei dodici mesi precedenti).
A livello mondiale la fotografia è ben diversa: le piattaforme di crowdfunding hanno permesso di raccogliere oltre 5 miliardi di dollari solo nel 2013 (dati Massolution) ma il Bel Paese è stato il primo in Europa a regolamentarne il modello dell’equity-based crowdfunding, sempre più diffuso. La tematica del crowdfunding è stata scelta come tema centrale della quinta edizione della Borsa della Ricerca 2014 di Bologna (12-13 maggio), a testimonianza dell’importanza di questa forma di micro-finanziamento.
© Riproduzione riservata