Dall’e-commerce allo spazio, dall’automotive all’intelligenza artificiale. L’economia del futuro deve tenere il passo con la tecnologia e l’innovazione, cambiando in parte o completamente i propri orizzonti. Stati Uniti e Cina sono all’avanguardia, seguiti da un’Europa che fatica a competere. Sono le “arene” prese in esame dal McKinsey Global Institute e rappresentano i comparti su cui ci si concentra maggiormente se si guarda agli investimenti futuri. A fine 2022 insieme producevano ricavi per 7.200 miliardi di dollari, si stima che nel 2040 arriveranno a 48 mila miliardi.
Sono campi eterogenei, ma che hanno qualcosa in comune, hanno “una certa discontinuità nel business model o nella tecnologia, la presenza di investimenti rilevanti e un mercato di riferimento piuttosto vasto”, queste sono le parole di Marco Piccitto, Managing Partner per il Mediterraneo di McKinsey. Dal 2005 al 2020 sono 12 le arene protagoniste della crescita mondiale:
- Software;
- Semiconduttori;
- Internet consumer;
- Intrattenimento audio e video;
- E-commerce;
- Servizi cloud;
- Servizi aziendali basati sulle informazioni;
- Elettronica di consumo;
- Elettronica industriale;
- Veicoli elettrici;
- Biofarmaceutica.
Si tratta di settori che, nel 2005, producevano 55 miliardi di dollari, oggi sono arrivati alla soglia dei 250. Sono anni in cui la ricerca e lo sviluppo americano hanno contribuito sensibilmente alla loro crescita. Oggi iPhone, cloud e auto elettriche sono molto diffusi, hanno fatto “parte di un’ondata di innovazione che ha cambiato radicalmente le aziende, l’economia e il modo di vivere”.
Nel 2020 l’elettronica di consumo è il settore più redditizio, 15 anni prima era all’undicesimo posto. In questo lasso di tempo i ricavi delle arene sono cresciuti di 10 punti percentuali all’anno, a fronte di una crescita in altri settori del 4%.
Le aspettative maggiori sono rivolte all’e-commerce: nel 2022 i ricavi erano pari a 4mila miliardi di dollari e nel 2040 si stima possano attestarsi fra i 14 e i 20mila. Si punta molto anche sull’IA: dopo due anni dalla nascita di ChatGpt, si prevede che il settore possa crescere del 25% all’anno per i prossimi quindici anni, passando da 85 a 4.600 miliardi di profitti.
Meno certi, ma comunque promettenti sono i veicoli elettrici e la pubblicità digitale. Per non parlare del turismo spaziale con realtà come SpaceX di Elon Musk, Blue Origin di Jeff Bezos e e Virgin Galactic del magnate Richard Branson. Si parla di 1.600 miliardi, un incremento del 10% annuo.
La domanda nel settore della cybersecurity non è previsto cali, anzi. Anche i veicoli a guida autonoma sono caposaldi dell’economia del futuro e si stimano ricavi, entro il 2040 sino a 2.400 miliardi.
L’energia nucleare, con i suoi mini reattori, strizza l’occhiolino ad Amazon e Google che hanno già stretto accordi per l’alimentazione dei data center, provocando una risposta positiva in Borsa.
A dominare in questi settori è l’America insieme alla Cina. L’Europa resta fanalino di coda, fatta salva l’azienda di Federico Marchetti, Yoox, che in Italia ha raggiunto risultati significativi nel campo dell’e-commerce. Un’altra eccezione è rappresentata da Satispay, che – sempre nel nostro Paese – ha trovato il suo spazio fra i pagamenti digitali, e da Asml. Partendo dall’Olanda, è diventato il fornitore mondiale più importante quando si parla di semiconduttori.
© Riproduzione riservata