Decreto dignità, Federmeccanica: il 30% delle imprese non rinnoverà i contratti

Il provvedimento avrà effetti contrari a quelli sperati: invece di ridurre i contratti precari, farà perdere il lavoro a molte persone

Sul mondo del lavoro italiano potrebbe abbattersi a breve una vera e propria tempesta. A lanciare l’allarme è Federmeccanica, nella sua indagine congiunturale sull’industria, dove spiega che gli effetti del decreto dignità potrebbero essere molto diversi da quelli annunciati, ossia ridurre i contratti precari. Secondo la federazione sindacale, infatti, nei prossimi mesi molti lavoratori potrebbero perdere il posto di lavoro. Per quali ragioni? Perché “il 30% delle imprese non rinnoverà, alla data di scadenza, i contratti a tempo determinato in essere”.

All’orizzonte si prospetta un futuro decisamente nebuloso, come del resto aveva già annunciato Assolavoro, secondo cui dal 1° gennaio 2019 almeno 53.000 persone non potranno più continuare a lavorare perché raggiungeranno i 24 mesi di limite massimo per un impiego a tempo determinato. Colpa, stando all’associazione di “una circolare del ministero (n.17 del 31 ottobre 2018) che ha retrodatato a prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del cosiddetto ‘decreto Dignità’ il termine da considerare per questi lavoratori assunti dalle agenzie”.

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