Deloitte: GenAI sempre più diffusa nelle aziende

Sebbene i manager e i membri dei Cda stiano vivendo una fase di riflessione più attenta sulla GenAI, l’interesse rimane "alto" o "molto alto" per la maggior parte dei dirigenti

Deloitte: GenAI sempre più diffusa nelle aziende© iStockPhoto

L’intelligenza artificiale generativa (GenAI) continua la sua corsa, e secondo il 67% degli intervistati da Deloitte, le imprese stanno investendo significativamente in questa tecnologia. Nonostante le sfide iniziali legate all’implementazione — come la gestione dei dati, gli investimenti richiesti e la misurazione dei risultati — le aziende affrontano queste difficoltà con determinazione, puntando a massimizzare il valore della GenAI. Questi sono alcuni dei risultati della terza edizione del report State of Generative AI in the Enterprise, il sondaggio trimestrale del Deloitte AI Institute condotto su oltre 2.770 intervistati in 14 Paesi.

Gli intervistati affermano che, sebbene i dirigenti e i membri dei Consigli di amministrazione stiano vivendo una fase di riflessione più attenta sulla GenAI, l’interesse rimane “alto” o “molto alto” per la maggior parte dei dirigenti senior (63%) e dei membri dei Consigli di amministrazione (53%). Sebbene si registri un lieve calo rispetto al sondaggio del primo trimestre 2024 — rispettivamente di 11 e 8 punti percentuali — questi dati dimostrano che la tecnologia continua a suscitare notevole attenzione e fiducia tra i leader aziendali.

GenAI e gestione dei dati: un nodo cruciale per le aziende

I dati sono al centro dell’attenzione per i leader esperti di intelligenza artificiale, con il 75% delle organizzazioni che dichiara di aver aumentato i propri investimenti tecnologici nella gestione dei dati grazie alla GenAI. Nonostante alcune sfide emerse durante il processo di implementazione, il 55% delle organizzazioni intervistate ha scelto di approcciare con cautela determinati casi d’uso della GenAI, sottolineando l’importanza di affrontare le problematiche relative ai dati. Per superare queste sfide, le organizzazioni considerano la gestione dei dati come un nodo cruciale: il 54% sta “migliorando la sicurezza dei dati”, il 48% sta “migliorando le pratiche per la qualità dei dati” e il 45% sta “aggiornando i framework di data governance e/o sviluppando nuove politiche in materia di dati”.

GenAI e gestione del rischio

Secondo gli intervistati da Deloitte, i tre principali ostacoli all’implementazione della GenAI riguardano la gestione del rischio, tra cui le “preoccupazioni per la conformità normativa” (36%), la “difficoltà nella gestione dei rischi” (30%) e la “mancanza di un modello di governance” (29%). Queste preoccupazioni sono legate a rischi specifici della GenAI, come i pregiudizi e l’allucinazione dei modelli, oltre a problemi di privacy e fiducia degli utenti. Per promuovere la fiducia e garantire un uso responsabile della GenAI, le organizzazioni stanno lavorando attivamente per stabilire meccanismi di supervisione. Tra le iniziative intraprese figurano la “creazione di un quadro di governance per l’utilizzo degli strumenti e delle applicazioni GenAI” (51%); il “monitoraggio dei requisiti normativi per garantire la conformità” (49%); e “test interni su strumenti e applicazioni GenAI” (43%).

Trasformare le sfide in opportunità di valore

Sebbene il 41% delle aziende stia affrontando sfide nella definizione e misurazione dell’impatto esatto dei propri sforzi in GenAI, c’è un crescente riconoscimento dell’importanza di questa valutazione. Solo il 16% ha prodotto report regolari per il Cfo sul valore creato dalla GenAI, ma questo scenario sta rapidamente evolvendo. Con il maturare delle applicazioni e dei casi d’uso, i leader stanno comprendendo l’importanza di basare le decisioni di investimento su dati concreti anziché su proiezioni a lungo termine. La misurazione diventa quindi un fattore critico per mantenere il supporto della C-suite e dei Consigli di amministrazione. Per dimostrare il valore prodotto, le organizzazioni utilizzano Kpi specifici per valutare le prestazioni della GenAI (48%); creano framework per la valutazione degli investimenti GenAI (38%); e monitorano i cambiamenti nella produttività dei dipendenti (38%).

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