Dietro le quinte dell’auto elettrica: i conti non tornano

Secondo uno studio di Boston Consulting Group, le case automobilistiche – al netto dei crediti fiscali – perdono in media 6 mila dollari per ogni veicolo elettrico venduto al prezzo di 50 mila

Dietro le quinte dell'auto elettrica: i conti non tornano© Shutterstock

Rappresentano il futuro di una mobilità a emissioni zero (o quantomeno ridotte), ma le auto elettriche non sono ancora un business sostenibile. È quanto emerge da uno studio di Boston Consulting Group (Bct) – Can OEMs Catch the Next Wave of EV Adopters? – che ha analizzato le difficoltà del mercato automobilistico nel rendere profittevole la produzione dei veicoli elettrici.

Il mercato delle auto elettriche o ibride

Secondo Bcg, nel 2023 il 25% delle auto vendute era elettrico o ibrido, ma il mercato è ancora lontano dal generare profitti, anzi: al netto dei crediti fiscali, per ogni auto elettrica venduta al prezzo di 50 mila dollari, le case automobilistiche ne perdono in media 6 mila.

“Esistono naturalmente differenze regionali e di segmento, ma l’elettrico rimane un costo significativo per le aziende” afferma Mattia Rodriquez, Partner di Bcg. “I maggiori oneri derivano dai costi di produzione, in particolare dal pacco batteria, che incide attualmente per il 30-35% sul costo totale del veicolo elettrico. Guardando al 2030 questo potrebbe scendere, arrivando a circa 20-25%. Ci sono inoltre costi incrementali legati a elettronica non presente su motori a combustione, tutta la componentistica software è molto superiore e questo comporta costi anche in termini di ricerca e sviluppo”.

Il successo del mercato è legato al costo delle batterie

È quindi la riduzione dei costi legati alle batterie l’elemento chiave per migliorare la redditività. Nel 2022, il costo medio delle batterie era di circa 140 dollari per kWh. Secondo le previsioni di Bcg, entro il 2030 questo valore potrebbe scendere a 75-100 dollari per kWh, a seconda della chimica delle celle, della geografia e delle innovazioni tecnologiche.

La diminuzione dei costi sarà guidata da diversi fattori, tra cui: un’economia di scala, che con l’aumento della produzione di batterie consentirà di ridurre i costi unitari; innovazioni tecnologiche, ad esempio lo sviluppo di nuove chimiche delle celle, come le batterie allo stato solido, capaci di migliorare l’efficienza e abbassare i costi; l’ottimizzazione della catena di fornitura, come l’approvvigionamento sostenibile e responsabile delle materie prime per ridurre i rischi e i costi associati.

La vera rivoluzione nella mobilità elettrica potrà avvenire solo quando i costi diminuiranno
e le aziende saranno in grado di garantire profitti sostenibili

Le aspettative dei consumatori e le sfide infrastrutturali

Il successo dei veicoli elettrici dipende poi dalla capacità di soddisfare le esigenze dei consumatori. Il sondaggio di Boston Consulting Group su 3 mila americani ha rivelato che il 40% sarebbe disposto ad acquistare un veicolo elettrico a patto che: una ricarica non superi i 30 minuti, incluso il tempo necessario per raggiungere la stazione di ricarica, l’autonomia sia di circa 550 chilometri per affrontare viaggi lunghi senza preoccupazioni, il costo non superi i 50 mila dollari. Attualmente, solo pochi modelli sul mercato soddisfano tutti questi criteri.

Un’altra sfida significativa, com’è ormai noto, è rappresentata dall’infrastruttura di ricarica. Per incoraggiare l’adozione di veicoli elettrici, è essenziale sviluppare una rete capillare di stazioni di ricarica rapide e accessibili. Questo richiede investimenti congiunti da parte di governi, enti locali e operatori privati. Secondo l’analisi di Bcg, la transizione verso la mobilità elettrica richiederà tempo. La vera rivoluzione nella mobilità potrà avvenire solo quando i costi diminuiranno e le aziende saranno in grado di garantire profitti sostenibili.

Previsioni future

Bcg prevede che entro il 2030, il 55-60% delle auto vendute saranno ibride o elettriche, con un ulteriore incremento al 75-80% entro il 2035. Questo trend sarà sostenuto da diversi fattori:

  • Regolamentazioni ambientali: a oggi, normative più stringenti sulle emissioni spingono le case automobilistiche a investire nell’elettrificazione;
  • Total Cost of Ownership (Tco) competitivo: con la riduzione dei costi delle batterie e dei veicoli, il Tco dei veicoli elettrici diventerà sempre più vantaggioso rispetto ai veicoli a combustione interna;
  • Partnership strategiche: le alleanze tra produttori e fornitori accelereranno l’innovazione e la riduzione dei costi;
  • Incentivi governativi: sussidi e agevolazioni fiscali continueranno a incentivare l’acquisto di veicoli elettrici.

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