Donald Trump avverte Ue e Canada: “Se vi coordinate contro Usa, nuovi dazi”

Donald Trump avverte Ue e Canada: “Se vi coordinate contro Usa, nuovi dazi”© Shutterstock

Continua la guerra commerciale internazionale, scatenata dalle nuove politiche statunitensi. Nello specifico, il presidente Donald Trump avverte Ue e Canada che scatteranno nuovi dazi, qualora dovessero schierarsi con quei Paesi che hanno intenzione di rispondere per le rime alla tassa del 25% “permanente” sulle auto straniere importate negli Stati Uniti a partire dal 2 aprile 2025.

Infatti, il giorno della “liberazione dell’America” – così lo ha ribattezzato il Tycoon – iniziano i dazi reciproci nei confronti di 15 Paesi. Trump ha anche minacciato l’Ue e il Canada di imporre altre tasse, qualora dovesse intuire che si stia ‘complottando’ ai suoi danni. Ha parlato, nella fattispecie,  di “dazi su larga scala, ben più elevati di quelli attualmente previsti, per proteggere il miglior amico che entrambi questi Paesi abbiano mai avuto”.

Le intenzioni dell’Unione europea

Agli avvertimenti, nemmeno velati, del neopresidente Usa l’Ue deve “rispondere con fermezza”, ha detto il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck. Più moderata è, invece, apparsa la posizione della Cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves. Per lei, il Governo britannico non deve “intensificare” le guerre commerciali.

Nel frattempo, le case automobilistiche a stelle e strisce – Ford, GM e Stellantis – si dicono preoccupate delle ripercussioni dei dazi sui bilanci aziendali. Attraverso l’Aapc, l’Associazione professionale dei costruttori americani hanno posto l’attenzione su un dettaglio non di poco conto. Per loro è “cruciale” che i dazi doganali non facciano “aumentare i prezzi per i consumatori”.

Intanto continueranno a lavorare per sviluppare “politiche sostenibili che aiutino gli americani”, a patto che venga assicurata la “competitività” della produzione automobilistica “nordamericana”, che include anche Canada e Messico. 

Pure l’Acea si dice “profondamente preoccupata” ed esorta gli Stati Uniti a “considerare l’impatto negativo dei dazi non solo sui produttori di auto globali, ma anche sulla produzione nazionale statunitense”.

Gli esperti del settore sono consapevoli di come dietro l’angolo ci sia una “penalizzazione che probabilmente pagheranno i consumatori americani, ma le misure sui componenti automobilistici danneggeranno anche le case automobilistiche che producono auto negli Usa”, ha dichiarato Sigrid De Vries, il direttore generale dell’Associazione europea dell’industria delle auto.

La risposta del Sol Levante

Nel mirino di Donald Trump non ci sono solo Ue e Canada, che rischiano nuovi dazi. Yoshimasa Hayashi, portavoce del Governo giapponese, ha definito la politica commerciale messa in atto dagli Stati Uniti “estremamente spiacevole” e ha detto che potrebbe avere un “grande impatto sui legami economici bilaterali con il Giappone, sull’economia globale e sul sistema commerciale multilaterale”. La sua idea è sempre quella di trovare una strada per ottenere un’esenzione.

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