Crisi alle spalle, anche se non così lontana. Per la prima volta in tre anni la Banca mondiale ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell’economia globale che, quest’anno, crescerà del 3,2% dal 2,4% del 2013; solo lo scorso giugno ci si aspettava un crescita pari al 3% nel 2014. Merito, si segnala nel Global Economic Prospects pubblicato dall’istituto di Washington, anche del rafforzamento delle economie avanzate, trainate dagli Stati Uniti.
PUNTO DI SVOLTA. Per la Banca mondiale l’economia globale è arrivata a un “punto di svolta” dato che l’austerity e l’incertezza politica non hanno più un peso così importante sulle economie più ricche. Nell’Eurozona, dopo due anni consecutivi di contrazione, l’Istituto prevede una crescita dell’1,1% quest’anno e dell’1,4 e dell’1,5% rispettivamente nel 2015 e 2016. Negli Stati Uniti il Pil è stimato a +2,8% quest’anno dal +1,8% del 2013 e a +2,9% e +3% nel 2015 e nel 2016. In Cina il Pil nel 2014 salirà del 7,7%, invariato rispetto al 2013 ma rallenterà al 7,5% nel 2015.
IN CALO IL REDDITO PRO CAPITE. Il miglioramento dell’economia globale, tuttavia, non deve far dimenticare i pericoli che possono insorgere: “L’area euro – segnala Kaushik Basu, capo economista della Banca mondiale – è fuori dalla recessione ma il reddito pro-capite continua a scendere in molti Paesi”.
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