Elettrica o no, meno italiani vogliono acquistare un’auto nuova

La percentuale di italiani interessata a un’auto ibrida o elettrica resta comunque più alta rispetto alla media europea. Gli incentivi restano decisivi. I risultati dell'EY Mobility Consumer Index 2024

Elettrica o no, meno italiani vogliono acquistare un’auto nuova© Shutterstock

Meno italiani sono interessati ad acquistare un’auto nei prossimi mesi. È quanto emerge dall’EY Mobility Consumer Index 2024, indagine annuale condotta da EY su 28 Paesi, inclusa l’Italia, con circa 19 mila intervistati. Le principali ragioni per cui alcuni non considerano l’acquisto di un’auto nuova sono l’incertezza economica e il rischio di recessione (14%), insieme alla difficoltà di sostenere una spesa elevata (12%).

A calare è anche la propensione all’acquisto di auto elettriche o ibride: in un anno la percentuale di italiani intenzionata ad acquistarne una è passata dal 70% al 65%. Sebbene in diminuzione, l’interesse per i veicoli elettrificati, si evidenzia nel reporto di EY, rimane leggermente superiore alla media dei 28 Paesi esaminati (62%) e colloca l’Italia al sesto posto nella classifica globale.

Esaminando più da vicino le preferenze di motorizzazione, si osserva un lieve incremento nella propensione all’acquisto di veicoli Bev (auto a batteria), che passa dal 21% del 2023 al 22%, leggermente sotto la media globale del 24%. Al contrario, la propensione per i veicoli plug-in registra una leggera diminuzione, scendendo dal 22% al 20%, ma rimane comunque superiore alla media globale del 12%. Per quanto riguarda i veicoli ibridi, la propensione all’acquisto cala dal 27% al 23%, sebbene continui a superare la media globale del 21%.

Elettrica o no, meno italiani vogliono acquistare un’auto nuova

Il ruolo dei finanziamenti pubblici

Tra i fattori che sono in grado di sostenere la crescita dei veicoli elettrificati nel breve periodo rientrano i finanziamenti pubblici che possono avere un ruolo di rilievo per accelerare l’adozione di veicoli elettrici da parte dei consumatori. “Oggi il consumatore è abituato e si aspetta che l’acquisto di una vettura, Bev o Phev, sia sostenuta da sussidi”, evidenzia Giovanni Passalacqua, Partner e Automotive Consulting Leader di EY in Italia. “In Germania, infatti, l’improvvisa rimozione degli incentivi legati all’acquisto di vetture Bev ha causato una riduzione delle immatricolazioni, portando la quota di mercato al 12,6% nella prima metà del 2024. In Italia si è verificato un fenomeno simile quando le immatricolazioni sono aumentate a giugno 2024 del 116% rispetto a giugno dell’anno scorso una volta confermati e resi accessibili i fondi annunciati legati all’acquisto di vetture ad alimentazione Bev e ibrida. Inoltre, malgrado i progressi dell’ultimo anno, l’infrastruttura di ricarica e l’esperienza del cliente rimangono aree critiche su cui è necessario accelerare. Tra i fattori che hanno maggiormente influenzato negativamente l’esperienza di ricarica, il 33% degli intervistati in Italia ha segnalato la limitata autonomia del veicolo con una ricarica completa, mentre il 30% ha lamentato i tempi di ricarica troppo lunghi, attribuibili alla scarsa disponibilità di punti di ricarica fast. La customer experience è un tema centrale nell’ecosistema elettrico a livello globale. È dunque essenziale che tutti gli attori della filiera collaborino per rispondere efficacemente alle esigenze attuali e future dei consumatori e del mercato”.

Come supportare la transizione elettrica

Secondo l’analisi di EY, per supportare la transizione elettrica è necessario continuare e intensificare gli investimenti e le iniziative in sede europea e nazionale, concentrandosi su tre aree principalmente: ampliare ulteriormente il numero complessivo di punti di ricarica in posizioni strategiche, avviare l’installazione di punti di ricarica fast lungo la rete autostradale, dove sono ancora necessari ulteriori progressi; e, infine, migliorare la customer experience. Nello specifico, è cruciale semplificare l’accesso ai punti di ricarica a livello nazionale e internazionale, integrando piattaforme digitali che offrano un’unica interfaccia per pagamento e prenotazione, garantendo al contempo maggiore trasparenza su tariffe e tempi di ricarica.

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