10,8 miliardi di euro. È questo il valore degli investimenti retail effettuati nel primo trimestre del 2014 nell’area Emea. In crescita rispetto agli 8,5 miliardi di euro registrati nello stesso periodo del 2013, il dato fa ben sperare per l’anno che, secondo Cushman&Wakefield, dovrebbe chiudersi a 47 miliardi di euro, con una crescita pari al 15% rispetto all’anno scorso. Sarebbe il valore più elevato degli ultimi cinque anni, ovvero da quando la crisi si è abbattuta sul Vecchio Continente.
Secondo la società attiva nell’intermediazione e della consulenza immobiliare, la situazione è tale che l’offerta non riesca a stare al passo con la domanda, spingendo verso l’alto i prezzi e costringendo gli investitori ad allargare la loro ricerca tanto a livello qualitativo quanto geografico. Se nei tre mercati principali, ovvero Germania, Regno Unito e Francia, si è realizzato complessivamente il 68% degli investimenti (erano il 60% nel primo trimestre del 2013), ad aumentare anche l’interesse per altri Paesi, quali Spagna, Austria, Irlanda, Paesi Bassi. In crescita anche le richieste per l’Italia. Nel nostro Paese, in particolare, nonostante la limitata disponibilità di prodotto, e dopo un primo trimestre archiviato a 300 milioni di euro, il 2014 dovrebbe chiudersi con il segno più.
Se la maggior parte degli investitori istituzionali si concentra sul settore degli shopping center, gli investitori privati e gli utilizzatori finali si confermano più attivi nell’ambito delle high street. In aumento anche la domanda di medie superfici.
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