Evasi 21 milioni l’ora, la proposta Uil: “Dedurre le spese dalle tasse”

Il sindacato lancia una petizione popolare per modificare la legge e dare una svolta alla lotta al sommerso in Italia. Leggi i cinque punti della petizione

Circa 180 miliardi di euro l’anno, praticamente 15 miliardi al mese, 500 milioni di euro al giorno, quasi 20,8 milioni di euro ogni ora, 347 mila euro al minuto. È quanto segnala la Uil che, basandosi sull’indagine Tax Research dell’economista inglese Richard Murphy, sottolinea il peso che il sommerso ha nel nostro Paese. Per questo motivo il sindacato lancia una petizione popolare per avanzare cinque proposte da tradurre in legge, una delle quali sarebbe la possibilità di dedurre dalle tasse le spese per la manutenzione di auto e immobili non di lusso. In questo modo, secondo il leader della Uil Luigi Angeletti, si potrebbe dare una “svolta” nella lotta all’evasione fiscale in Italia.

Petizione Uil – I 5 provvedimenti proposti dal sindacato – Come e dove firmare 1. l’estensione del contrasto di interessi, attraverso l’aumento delle detrazioni e delle deduzioni esistenti e l’introduzione di ulteriori misure per la manutenzione e riparazione dei beni mobili non di lusso (automobile, moto, lavori di carrozzeria) e per la manutenzione ordinaria dei beni immobili (riparazioni in casa, lavori idraulici, lavori di falegnameria). Tale misura deve prevedere il potenziamento della tracciabilità dei pagamenti;2. la riorganizzazione dell’apparato statale attraverso la creazione di una vera e propria struttura per l’accertamento che consenta di prevedere un incremento dei controlli, destinandovi maggiori risorse ed energie umane, anche considerando che il personale addetto ai controlli in Italia è circa la metà della media dei paesi OCSE. Oggi, mediamente, un contribuente “rischia” un controllo sostanziale ogni 20 anni. E’ documentato che per ogni euro destinato alla lotta all’evasione fiscale ne vengono recuperati quattro;3. l’introduzione di una sanzione che preveda, per chi evade, l’interdizione all’accesso alle agevolazioni fiscali e ad alcuni servizi (dalla retta per l’asilo nido, alla contribuzione per la mensa scolastica, alle tasse universitarie) per un periodo temporale correlato all’entità dei redditi evasi;4. il potenziamento del ruolo degli enti locali, attraverso un loro effettivo coinvolgimento nel contrasto all’evasione, a partire da quella di “prossimità”, maggiormente visibile sul territorio. Tale attività deve essere accompagnata da un più efficace meccanismo di incrocio delle tante banche dati pubbliche presenti nel paese, utilizzando al massimo il digitale e le procedure altamente informatizzate;5. l’elevazione a rango costituzionale dello Statuto dei Diritti del Contribuente per assicurare trasparenza, semplificazione degli adempimenti, certezza ed esigibilità dei diritti dei cittadini nel rapporto con il fisco.

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