Evasione, in Italia al top in Europa per utilizzo del contante

Il 91% delle nostre operazioni viene effettuato ancora con le banconote, un fenomeno che “favorisce i pagamenti in nero e l’esportazione di capitali". Soprattutto attraverso i money transfer, passati in nove anni da 700 a 35 mila sportelli

I comuni a del confine italo-svizzero, la provincia di Forlì, data la vicinanza con san Marino, e il Triveneto: sono queste le tre autostrade dell’evasione, le “rampe di fuga dei capitali” dove si concentrano l’80% delle banconote da 500 euro presenti in Italia. È uno dei dati più significativi dello studio sull’esportazione illecita di capitali all’estero realizzato dalla fondazione Icsa e dalla Guardia di Finanza, appena presentato alla Camera dei deputati. Nel rapporto si indica un ampio capitolo alla circolazione del denaro contante: la Guardia di Finanza segnala come in Italia il 91% delle transazioni sia ancora regolato in contanti contro il 59% della Francia ed il 65% della Gran Bretagna. Secondo la nostra Banca centrale “al 30 dicembre 2002 erano in circolazione 8,2 miliardi di banconote per un valore di 358,5 miliardi; nove anni dopo, nel 2011, il numero di banconote è cresciuto fino a 15 miliardi di pezzi (+83%), per un valore di circa 870 miliardi”. Un volume di contanti che, ha sottolineato il generale Giorgio Toschi, “favorisce la criminalità perché agevola i pagamenti in nero, consente di aggirare le misure finalizzate alla tracciabilità dei capitali, può essere utilizzato per costituire una ‘riserva’” di denaro poi da reinvestire.Ma un altro dato è da tenere in considerazione: per trasferire capitali all’estero molto spesso si utilizzano canali informali e rimesse dirette, come quelle attraverso i money transfer. Un fenomeno che, ha sottolineato il comandante del reparto operazioni della Gdf, il generale Bruno Buratti, non va affatto sottovalutato: “Nel 2002 in Italia c’erano 700 sportelli, oggi sono 35 mila si tratta di strutture che movimentano anche un milione di euro al giorno, 300 milioni all’anno”.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata