“Ripensare, ridurre, rivedere: sono le tre R che applicheremo a tutte le spese”, ha dichiarato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti nell’intervista rilasciata ieri a Sky Tg24. E così è stato. Sul tavolo, infatti, c’è un piano di tagli per 3 miliardi di euro, destinato a ridisegnare il volto della Difesa italiana.Stando alle proposte, che verranno discusse settimana prossima alla luce dell’indagine parlamentale condotta in materia, 385 caserme e presidi militari verrebbero chiusi; il numero dei soldati scenderà, da qui al 2014, a 150 mila unità, contro le attuali 170 mila, mentre per quanto riguarda il personale civile della Difesa si passerà da 30 mila a 20 mila unità. Non solo. Verrà razionalizzato il numero dei cacciabombardieri F35. “Dobbiamo chiederci se ci serve o meno l’aeronautica”, ha spiegato il ministro. “Quale tipo di protezione ci serve? Se non ti fai questa domanda, è difficile poi dire: 90, 100, 30, zero o uno”. Infine, prevista la dismissione di una parte degli immobili di pertinenza del demanio militare. Entro la fine del mese verrà proposto un provvedimento ad hoc.
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