Cala il sipario su Torino: ieri si è tenuta, per l’ultima volta nel capoluogo piemontese, l’assemblea degli azionisti di Fiat Chrysler Automobiles (Fca). Dall’anno prossimo infatti la nuova sede legale sarà olandese, quella fiscale inglese. “L’identità di un’azienda non sta nella ragione sociale, ma nelle persone che ci lavorano”, ha sottolineato Sergio Marchionne, che ha poi assicurato: “Dalla residenza fiscale nel Regno Unito non ci aspettiamo effetti significativi sul carico fiscale del gruppo”.Quanto ai lavori del Cda, l’assemblea ha approvato al 99,9% il bilancio 2013: gli utili consolidati ammontano a 1,9 miliardi di euro ma, per mantenere un elevato livello di liquidità, si è deciso di non distribuire i dividendi. Confermato lo sbarco a Wall Street di Fiat Chrysler Automobiles, che dovrà avvenire entro l’anno. E se nel 2013 sono state consegnate 4,4 milioni di auto, con un record storico per la Jeep (a quota un milione), l’obiettivo per il 2018 è di “oltre 6 milioni di veicoli, nella totale autonomia dei singoli marchi”. Sul piano occupazionale, invece, Marchionne assicura: “Non prevediamo esuberi. Anzi, con il completamento degli investimenti a Mirafiori potremo tornare al pieno impiego nel Paese”.
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