Dopo lo slancio post-pandemico e il picco storico del 2022, il mercato globale dell’arte conferma la sua frenata anche nel 2024. È quanto emerge dal report Il mercato dell’arte e dei beni da collezione 2025 presentato da Deloitte, che registra una contrazione del fatturato del -26,2% rispetto all’anno precedente, segno di una crisi che colpisce sia le opere tradizionali che i cosiddetti Passion Assets.
A pesare sul settore sono le incertezze geopolitiche e la prudenza degli operatori, che hanno rallentato l’immissione sul mercato di opere di qualità. Ma dietro la flessione si cela anche una trasformazione profonda, trainata da nuove generazioni di collezionisti, da innovazioni tecnologiche e da una crescente diversificazione degli oggetti da collezione.
In Europa Parigi continua a guadagnare terreno su Londra. In crescita anche il Medio Oriente, dove Christie’s aprirà una nuova sede a Riyadh e Sotheby’s ha tenuto la sua prima asta a Diriyah. Gli Stati Uniti restano il mercato dominante (New York si conferma capitale globale del mercato delle aste), anche se l’evoluzione politica e fiscale legata al ritorno della Trumpnomics potrebbe riservare nuove sorprese nel prossimo futuro.
I nuovi trend del mercato dell’arte
Il passaggio generazionale è uno dei punti chiave evidenziati dal report. Oltre il 30% dei nuovi acquirenti nel 2024 è rappresentato da Gen Z e Millennial. Giovani, spesso con budget inferiori rispetto ai collezionisti tradizionali, ma con gusti più orientati all’arte contemporanea, al design e ai beni di lusso.
La pittura, che costituisce circa il 70% del mercato globale, ha registrato un calo del -25,6%, con una riduzione del valore medio delle aggiudicazioni e un aumento del tasso di invenduto. Tuttavia, tra le vendite top si segnala il record di L’empire des lumières di René Magritte, battuto per 121,2 milioni di dollari da Christie’s, diventando l’opera surrealista più costosa mai venduta. Controtendenza positiva arriva dal design da collezione, il cui fatturato cresce del 20,5%, favorito dai prezzi più accessibili e dall’interesse di un pubblico più giovane. L’indice relativo ad Arredi & Design ha segnato un +103,1% dopo la pesante perdita del 2023.
L’intelligenza artificiale protagonista
Il 2024 segna anche un momento storico per il mercato dell’arte: per la prima volta un’opera realizzata da un robot dotato di AI, l’umanoide Ai-Da, è stata battuta all’asta da Sotheby’s per 1,1 milioni di dollari. L’ingresso dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’arte apre nuovi scenari, ma anche interrogativi sulla standardizzazione dei processi creativi.
I nuovi “beni rifugio”
Tra i Passion Assets, si registra un calo generalizzato, con un fatturato complessivo sceso a 2,1 miliardi di dollari (-22,3%). Fanno eccezione i memorabilia sportivi – come le scarpe di Michael Jordan vendute per 8 milioni – e i beni d’antiquariato, che crescono del +7,5%, dimostrando una tenuta superiore alla media. Anche il settore dei vini e liquori da collezione ha visto un calo del valore totale, ma un aumento del numero di transazioni (+7,9%), segno di una domanda ancora vivace su scala globale.
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