Futuro incerto, ma ricco di opportunità: le sfide dei Ceo italiani nel 2025

Crescita globale, sfide locali e l’impatto della GenAI. Le previsioni dei manager del nostro Paese tra ottimismo economico e sostenibilità

Futuro incerto, ma ricco di opportunità: le sfide dei Ceo italiani nel 2025© iStockPhoto

Nel 2025, i Ceo italiani guardano al futuro con un misto di ottimismo e prudenza. La 28esima PwC Global & Italian Ceo Survey, condotta su 4.701 Ceo in 109 Paesi (di cui 122 italiani), rivela un quadro complesso in cui i leader aziendali bilanciano ambizioni di sviluppo con incertezze operative.

Gli amministratori delegati del nostro Paese si distinguono per il loro ottimismo verso la crescita economica mondiale: il 64% prevede un miglioramento nei prossimi 12 mesi, superando la media globale del 58%. Questo entusiasmo, in parte dovuto alla riduzione dell’inflazione e della volatilà macroeconomica, contrasta con la fiducia più limitata nella crescita economica nazionale, espressa solo dal 43% degli intervistati. Rispetto ai colleghi di Germania e Francia, gli italiani appaiono più ottimisti, ma restano indietro rispetto a Regno Unito e Spagna.

Occupazione e sostenibilità: un binomio complesso

Il mercato del lavoro è un altro indicatore di ottimismo: il 45% dei Ceo italiani prevede un aumento delle assunzioni nel 2025, superando il 42% della media globale. Tuttavia, la sostenibilità a lungo termine resta una questione cruciale. Più della metà dei leader italiani teme che le loro aziende non saranno sostenibili oltre i prossimi dieci anni senza cambiamenti significativi, una preoccupazione condivisa solo dal 42% dei Ceo globali.

GenAI: opportunità e limiti dell’innovazione

L’intelligenza artificiale generativa (GenAI) si conferma un tema caldo. Il 60% dei Ceo italiani ritiene che gli investimenti in questa tecnologia aumenteranno la redditività aziendale nel prossimo anno, ben sopra il 49% globale. Tuttavia, i risultati concreti tardano ad arrivare: solo il 26% dei leader italiani ha riscontrato un miglioramento della redditività, rispetto al 34% globale. Analogamente, l’incremento del fatturato legato all’AI si ferma al 30% in Italia, contro il 32% mondiale.

Investimenti green: un percorso ancora in salita

Le iniziative climatefriendly avanzano lentamente in Italia. Secondo Pwc, solo il 20% degli amministratori delegati italiani ha osservato un aumento dei ricavi grazie a investimenti sostenibili, un dato ben inferiore al 33% globale. La complessità normativa e il basso interesse degli stakeholder si confermano come principali ostacoli, mentre il 69% degli intervistati dichiara di non aver ancora visto benefici significativi dagli investimenti green.

Skill gap e competitività: le priorità del 2025

Il divario di competenze rappresenta la minaccia più grave per il 35% dei Ceo italiani, rispetto al 23% globale. Questo gap è particolarmente evidente nei settori emergenti come l’intelligenza artificiale e la cybersecurity. Nonostante un vantaggio competitivo dichiarato su cultura organizzativa e innovazione, i leader italiani riconoscono ritardi nella trasformazione digitale e nell’accesso a nuovi mercati.

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