La guerra commerciale iniziata da Donald Trump con i dazi Usa continua e sotto il mirino del neo presidente ci sono i chip prodotti dalla Cina: Nvidia ne paga le conseguenze. Il Tycoon sta facendo di tutto per frenare l’evoluzione cinese nel campo dell’intelligenza artificiale, impedendo alle aziende americane di esportare i propri prodotti.
Tuttavia, secondo gli esperti, questo comportamento non farebbe che danneggiare anche l’economia a stelle e strisce. “Il Paese ne soffrirà più delle singole aziende e le nuove restrizioni finiranno per essere una vittoria importante per Pechino”, dicono. Nonostante sia stata privare dei semiconduttori americani necessari per sviluppare l’AI, non appena sarà competitiva, inizierà a esportare un tutto il mondo.
Guerra Usa-Cina: le conseguenze
Come conseguenza dello scontro fra i due colossi Usa e Cina, Nvidia crolla di quasi sei punti percentuali dopo la notizia che Huawei Technologies inizierà le spedizioni di massa del suo chip AI avanzato 910C ai clienti cinesi già da maggio 2025.
Mentre le aziende cinesi di intelligenza artificiale si sono trovate improvvisamente a cercare alternative nazionali al chip H20 americano, ulteriori dazi sulle esportazioni di chip paventati da Donald Trump potrebbero causare enormi danni economici alle aziende statunitensi e avvantaggerà i produttori cinesi, in particolare Huawei.
Intanto il titolo Nvidia è sceso del 28,6% quest’anno e se la guerra commerciale dovesse spingere l’economia americana in recessione, tutte le ipotesi sugli utili futuri verrebbero messe in discussione. Il consenso degli analisti è già sceso dell’1,1% nell’ultimo mese, mentre le previsioni sui ricavi sono diminuite dell’1%, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Questo di aggiunge ai dubbi che gli investitori hanno da quando la cinese DeepSeek ha assicurato di poter essere competitiva con i modelli Usa, costando di meno e richiedendo meno chip. Inoltre, il recente rinvio dei dazi sui dispositivi elettronici ha eliminato un freno sul titolo del colosso Usa, anche se Trump ha dichiarato che si tratta di una misura temporanea.
Borsa e politica internazionale cammineranno a braccetto ancora a lungo e l’una influenzerà l’altra. Tuttavia gli analisti si dicono positivi e spingono a investire su Nvidia, se si considera un lasso di tempo di un anno o un anno e mezzo.
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