Global Retirement Index: l’Italia è 31esima nella classifica internazionale delle pensioni

La posizione italiana è fra le più basse per ciò che concerne la sicurezza e la fiducia. In calo anche il reddito pro capite, insieme a al generale livello di felicità nel Paese

Scetticismo e solitudine: è quanto emerge sulle pensioni in base al Global Retirement Index 2024© Shutterstock

Le sensazioni e le aspettative non sono delle migliori: nonostante le innumerevoli iniziative e modifiche a livello normativo, per quanto riguarda le pensioni in Italia è particolarmente diffuso un senso di diffidenza. Ma non si tratta di un caso isolato, perché pare che moltissimi Paesi del mondo ritengano la sicurezza pensionistica una sorta di miraggio e si sentono incerte, come se camminassero su un terreno traballante.

A rivelarlo è il Global Retirement Index 2024, curato da Natixis Im, realizzato tenendo conto di diciotto variabili, che vanno dalla salute alla qualità dalla vita e passano dal benessere materiale alle finanze di chi è in pensione o si sta avvicinando al momento del pensionamento. Il report, chiamato in modo esplicativo Only the lonely, sottolinea una convinzione importante: gran parte degli intervistati si è resa conto di essere sola nel finanziare la propria pensione.

Aumenta il senso di ansia e, nello specifico, la posizione italiana è fra le più basse per ciò che concerne la sicurezza e la fiducia: il Paese si è infatti posizionato trentunesimo su un indice globale di 44 Paesi. Guardando al dettaglio, secondo il report di Natixis è migliorato l’indicatore di uguaglianza del reddito e si sono abbassati i livelli di disoccupazione, ma ciò ha influito poco sul tasso di occupazione complessiva che resta fra i più bassi d’Europa.

Cala anche il reddito pro capite, insieme a al generale livello di felicità che, sempre secondo quanto riportato nel report (interamente consultabile in pdf) sarebbe dovuto alla sfiducia verso il governo e le istituzioni. Di certo, al momento quello delle pensioni è un tema caldo: mentre si attendono notizie sulle nuove riforme si sente sempre più forte la necessità di introdurre agevolazioni fiscali, anche se è complesso reperire ulteriori risorse pubbliche, oltre a quelle già necessarie per arrivare al varo della manovra di bilancio.

Chi c’è, invece, sul podio? La prima posizione è della Svizzera, che supera la Norvegia, in testa nel 2022 e nel 2023 e adesso seconda classificata. Al terzo posto si trova l’Islanda e al quarto l’Irlanda. I punti in comune di questi paesi sono la qualità della vita, l’adeguatezza dell’assegno pensionistico rispetto ai costi medi e la capacità di rispondere in modo positivo ai tre rischi principali legati al finanziamento delle pensioni: i tassi di interesse, l’inflazione e il debito pubblico.

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