C’è chi sostiene che il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, diventerà la nuova superstar della scena politica europea.
Sarà il tempo a dimostrare la fondatezza di tale tesi, ma intanto al nostro è bastata la prima tappa (francese) del suo tour europeo per portarsi a casa due appoggi. Il ministro delle finanze francese Michel Sapin ha di fatto sposato la causa ellenica del taglio del debito pubblico: «E’ giusto che Atene avvii un dialogo con le istituzioni finanziarie, anzi è indispensabile. Quando un Parlamento ha un tale rapporto debito-pil, il problema si pone. Nessuno può uscire dalle difficoltà senza un ritorno alla crescita. Grecia e Ue hanno bisogno di investimenti».
L’altro appoggio arriva invece da oltreoceano, dove il presidente degli Usa Barack Obama ha dichiarato: «Non si può continuare a spremere i Paesi in recessione. Serve una strategia per permettere loro di ripagare il debito».
MORATORIA. E, insieme alle dichiarazioni, fioccano subito anche le indiscrezioni stampa in merito. Il Corriere della Sera riporta per esempio l’ipotesi, raccolta da fonti del ministero greco, che la Grecia voglia ottenere una moratoria di due o tre anni nei pagamenti, in modo da poter investire il surplus del bilancio in politiche sociali e investimenti in grado di ridimensionare la disoccupazione.
In questo modo il governo greco conterebbe di recuperare il 25% di pil perduto con la recessione.
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