A causa della guerra dei dazi, secondo le stime del Fmi, nel 2025 il Pil mondiale si fermerà al 2,8%, per tornare al 3% nel 2026. Si tratta di una correzione al ribasso dello 0,8% nel biennio.
Per gli Stati Uniti la situazione sarà peggiore, la crescita si fermerà all’1,8%, quasi un punto in meno rispetto alle previsioni di gennaio 2025 e al dato dell’anno precedente.
Intanto il Messico andrà in recessione, con un Prodotto interno lordo in contrazione dello 0,3% nel 2025, rispetto all’1,5% del 2024, e con una correzione al ribasso dell’1,7% rispetto alle stime di gennaio 2025. Per il Canada, la correzione al ribasso vale 0,6 punti di crescita e ferma il Pil previsto per il 2025 all’1,4%.
E nemmeno per la Cina le cose si metteranno bene: è stato calcolato un calo dello 0,6% rispetto alle previsioni. Per i Paesi Ue, invece, si stima una correzione al ribasso dello 0,2%.
Nell’aggiornamento del suo World Economic Outlook per via della guerra dei dazi, il Fmi mette in evidenza come non sia semplice prevedere scenari coerenti, vista la volatilità dei mercati odierni. A giocare un ruolo determinante è l’incertezza, che amplifica lo shock negativo.
I dati del Fondo si basano sulle informazioni disponibili al 4 aprile 2025. Quindi, non considerano lo stop parziale dei tre mesi, le esenzioni messe in atto da Trump e la politica adottata contro la Cina sui chip e lo sviluppo dell’AI. Si tratta di contesti che hanno ripercussioni sui singoli Paesi, ma che non cambiano lo scenario generale a livello mondiale.
Lo scenario in Europa
La situazione nell’Eurozona è meno drammatica, ma comunque risente della guerra dei dazi e rientra nell’analisi del Fmi. La crescita del Pil prevista per il 2025 perde lo 0,2% e si attesta allo 0,8%. L’anno prossimo è previsto un moderato recupero all’1,2%.
Anche per il nostro Paese le stime non sono incoraggianti: si passa da una crescita del Pil dello 0,7% nel 2024 a una dello 0,4% nel 2025, con taglio delle previsioni dello 0,3%.
La Germania continuerà a rimanere in bilico, a in passo dalla recessione, con una previsione di crescita dello 0% nel 2025 (-0,3% la differenza rispetto a gennaio).
La situazione in Spagna è diversa. La crescita del Pil nel 2025 rallenta rispetto al 3,2% del 2024, ma si attesta su un solido 2,5%, che è anche migliore delle previsioni di gennaio dello 0,2%.
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